Buco nel tetto, rubano 14mila euro. Ladri nella sede del corriere Balloni

Hanno eluso il sistema di allarme ed evitato le telecamere interne

Un'auto della polizia

Un'auto della polizia

Grosseto, 4 agosto 2015 - Porte regolarmente chiuse. Finestre intatte. Così come la recinzione. Impossibile capire da una prima occhiata – ma anche osservando meglio – che dentro alla sede della cooperativa Balloni, in via Genova, c’era passata una banda di ladri che ha rubato tutti i contanti che si trovavano nelle buste custodite in cassaforte. Impossibile accorgersene perché i malviventi sono passati dal tetto. "Quando sono entrato – racconta chi poi ha provveduto a sporgere la denuncia alla polizia – era tutto in regola. Ma è bastato percorrere pochi metri per capire che lì dentro c’era passato qualcuno". Cioè la Banda Bassotti maremmana.

C’è voluto un po’, anche agli agenti della polizia intervenuti sul posto, per individuare il punto di ingresso: il tetto. Sono entrati facendo un foro in una parte del tetto dove c’è un controsoffitto e poi si sono calati da una finestrina interna. Diciamo a «colpo sicuro» considerando che sono riusciti ad eludere sia le telecamere che i sensori del sistema di allarme. "Abbiamo il dubbio – spiegano ancora dall’azienda – che fossero bene informati di come muoversi e gli spazi da evitare". Probabilmente è così.

Una volta entrati si sono diretti alle casseforti e hanno tirato fuori tutte le buste che contenevano assegni e banconote dei clienti che erano stati serviti. Ovviamente hanno avuto anche il tempo di scegliere: via gli assegni – inutile e pericoloso incassarli – e preso i soldi contanti. Per un bottino che si aggira intorno ai quattordici mila euro. Impossibile risalire con certezza al giorno del furto al corriere di trasporti, certamente nel fine settimana, più probabilmente tra il sabato e la domenica, considerando che intorno alle 3.15 circa della domenica è scattato l’allarme esterno, quello collegato con la recinzione. Ma a quel punto, dopo il controllo dei vigilantes, è apparso tutto in regola.

Nessuna effrazione. Tutto regolarmente chiuso. Purtroppo non era così. I ladri probabilmente hanno fatto scattare l’allarme esterno quando se ne sono andati via. Nello scavalcare la recinzione. Quando sono passati gli uomini della sorveglianza hanno trovato tutto in ordine. Il furto è stato scoperto soltanto il giorno successivo quando uno dei dipendenti è andato ad aprire. Anche lui però ha trovato tutti in regola: le porte chiuse a chiave come erano state lasciate il venerdì sera e all’interno tutto in regola, fatta eccezione per la zona vicino all’ufficio dove erano custodite le buste con i soldi. I rilievi sono stati eseguiti dalla polizia.