Impennata dei tributi: in otto anni aumentati del 60 per cento

In città ha inciso molto la tassa sui rifiuti

Servizi pubblici

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Grosseto, 30 aprile 2016 -  OTTO anni di crisi, di difficoltà per famiglie e imprese, di stagnazione. Ma non per tutto. Dal 2008 al 2015 infatti i balzelli che il Comune di Grosseto ha chiesto ai propri cittadini sono aumentati del 59,03 per cento. La notizia ce la offre il Siope, ovvero dal sistema di rilevazione degli incassi delle amministrazioni pubbliche realizzato dalla Ragioneria generale dello Stato, dalla Banca d’Italia e dall’Istat. I tributi a cui ci riferiamo riguardano il titolo «Entrate tributarie» dei consuntivi annuali del Comune di Grosseto, passati dal gettito complessivo di 39,9 milioni di euro nel 2008 ai 63,4 nel 2015. Come dire che, a conti fatti, negli otto anni presi in considerazione, il Comune di Grosseto ha tratto dalle tasche dei residenti qualcosa come 23,5 milioni in più rispetto al nostro dato di partenza (2008). Come conseguenza diretta si ha che ogni cittadino, neonato o novantenne, è stato mediamente costretto a sborsare per i soli tributi comunali, 775,35 euro nel 2015 quando appena otto anni fa gliene venivano richiesti 498,95. Va rilevato anche che la somma media nazionale che grava sui residenti dei Comuni con le caratteristiche di Grosseto (da 60 mila e 250 mila abitanti) ammonta a 653,67 euro all’anno, ovvero 121,68 euro in meno a testa.

Tra i capoluoghi di provincia limitrofi sta un po’ meglio Livorno (704,57 euro nel 2015) ma non certo Siena (1.176,96). Secondo le indicazioni fornite dal Siope, gli anni che hanno inciso più di altri sulla crescita della tassazione locale a Grosseto sono quelli che vanno dal 2010 al 2012, quando, complici anche una diversa modulazione nazionale di alcuni tributi (Imu, per esempio) o le particolari esigenze di allocazione delle poste in bilancio, si sono avute impennate che hanno raggiunto incrementi addirittura superiori al 25 per cento. A gravare più di altri sulla contribuzione a favore dell’ente locale sono rimasti negli anni tre balzelli: l’Ici-Imu, la tassa sullo smaltimento dei rifiuti urbani e l’addizionale Irpef. L’Ici-Imu nel tempo ha avuto scossoni con una curva piena di picche e valli dovuti in particolare ai diversi criteri di imposizione (leggi prime case). Dall’imposta il Comune di Grosseto ha incassato 14,8 milioni nel 2008 che sono diventati 16,9 nel 2015. La tassa sui rifiuti è invece salita senza soluzione di continuità anno dopo anno passando dai 13,4 milioni di gettito nel 2008 agli attuali (2015) 22,7. Meno impetuosa ma abbastanza costante nel tempo anche la crescita dell’addizionale Irpef che procurava un gettito totale di 5,6 milioni di euro nel 2008, giunto nel 2015 a 8,3.