La maxi frode del gasolio: "Giannetti era il dominus dell'organizzazione"

Evase accise per 15 milioni di euro. L'uomo, ex presidente Assindustria, "comprava gasolio in Germania, lo faceva arrivare a Napoli e Bari e da qui in Grecia e a Malta" / ARRESTATO L'EX PRESIDENTE DI ASSINDUSTRIA

Il manager Aristide Giannetti (foto Aprili)

Il manager Aristide Giannetti (foto Aprili)

Grosseto, 26 marzo 2015 - Accise non pagate per 15 milioni di euro. È questa l'entità della maxifrode attuata dal gruppo criminale che ha commerciato illecitamente, a partire dal 2013, oltre 4.000 tonnellate di gasolio facendolo arrivare in Italia adulterato con additivi per evitare il trasporto su cisterne, più sottoposte ai controlli rispetto ad altri mezzi pesanti. Il carburante, acquistato nel nord della Germania, è stato detto nel corso di una conferenza stampa in procura a Roma, era fittiziamente destinato a Grecia e Malta, ma in realtà veniva stoccato presso grossisti di Roma e Salerno, dove arrivava in contenitori di plastica trasportati su camion telonati.

I proventi dell'attività illecita - hanno spiegato il comandante del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza Cosimo Di Gesù ed il colonnello Edoardo Moro - venivano gestiti da società fantasma a Londra e Praga attraverso bonifici effettuati sul circuito bancario estero. L'inchiesta ha preso le mosse dal controllo eseguito su un camion e risultato, ma solo in apparenza, privo di irregolarità.

E 'dominus' dell'organizzazione, secondo quanto riferiscono i titolari dell'inchiesta, sarebbe proprio Aristide Giannetti, noto manager grossetano nonché ex presidente Assindustria. Lui era non solo il vertice della ditta di trasporti di famiglia ma per il gip Maurizio Caivano il manager "ha impartito, senza soluzione di continuità, le direttive necessarie a garantire l'operatività e la sopravvivenza dell'associazione mediante la programmazione dell'attività criminosa e l'indicazione delle località di scarico del prodotto petrolifero, coordinandosi personalemente con gli altri indagati ed eseguendo le operazioni finanziarie necessarie per garantire nuove forniture di prodotto energetico".