Malore dopo la cena e poi la morte
Follonica, 27 agosto 2015 - «Un caso complesso». Così è stato definito, da chi è chiamato a fare luce sulla vicenda di Sandra Mariani, la vigilessa di 47 anni morta dopo avere cenato fuori con alcuni amici e parenti – a una sagra a Follonica e non in un ristorante come ci viene espressamente specificato dall’associazione ristoratori di Follonica – la settimana scorsa. Quando è arrivata all’ospedale Misericordia di Grosseto le sarebbe stata riscontrata e certificata una «tossinfenzione alimentare». Lunedì scorso, poi, il decesso. E’ da questa diagnosi e da quanto scoprirà al termine degli accertamenti che saranno eseguiti sui campioni prelevati nel corso dell’autopsia che il dottor Marco Di Paolo, medico legale che ha eseguito, che dovrà tirare le proprie conclusioni. Nessun commento da parte del professionista. Ovviamente c’è da attendere i canonici sessanta giorni di tempo.
Nel frattempo, come atto dovuto, c’è una persona iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo. Il quadro investigativo è comunque ancora tutto da delineare. Per capire, innanzitutto, che cosa abbia causato l’intossicazione e quali complicazioni questa ha provocato nell’organismo della vigilessa: una donna di 47 anni che non sembra avesse problemi fisici. Il compito del medico legale sarà anche quello di capire quanto l’intossicazione alimentare ha influito sul decesso della vittima e quanto invece possa essere dovuto a cure non adeguate somministrate in un secondo momento. Appunto un «caso complesso». Intanto ieri il magistrato che coordina le indagini ha firmato il nullaosta alla sepoltura e domani alle 10 a Follonica, città di origine di Sandra, sarà calebrato il funerale. La donna si era trasferita da anni a Empoli e lavorava al Comune di Lastra a Signa, ma ogni estate tornava nella città del Golfo per trascorrere un periodo di vacanza.
cri.ru.