Fiumicino dopo il rogo non ce la fa: "Quattro voli all’ora al Baccarini"

L’ipotesi dopo l’allarme di Riggio. Alessandri: pronti a dare una mano

Un volo charter russo in arrivo  al Baccarini

Un volo charter russo in arrivo al Baccarini

Grosseto, 10 luglio 2015 - L’allarme arriva direttamente dal numero 1 dell’Enac Vito Riggio. Il presidente dell’Ente nazionale aviazione civile è ritornato sulla questione Fiumicino, da due mesi al collasso: «Ritengo – ha detto a margine di un convegno – che con la ferita provocata dall’incendio del maggio scorso, con una capacità ridotta al 60%, la situazione a Fiumicino sarà insostenibile dal 28 luglio quando arriverà il picco del traffico turistico con 150 mila passeggeri al giorno, contro gli attuali 130 mila. Comunque la decisione spetta alla società di gestione Adr e alla direttrice dell’aeroporto Patrizia Terlizzi».

Le parole di Riggio, implicitamente, rilanciano le chance dell’aeroporto Baccarini che già qualche settimana fa era stato tirato in ballo come possibile soluzione d’appoggio in attesa di riattivare il terminal 3 dello scalo capitolino chiuso ormai da oltre due mesi, dal famigerato rogo del 7 maggio scorso. Un deputato del Pd, Michele Anzaldi, ha tirato in ballo direttamente l’aeroporto militare di via Orcagna: «La situazione è di vera e propria emergenza, servono quindi misure straordinarie. È opportuno che venga valutata attentamente l’ipotesi di chiedere aiuto alle autorità militari, dirottando una parte dei voli su Grosseto, dove si potrebbero attivare da subito quattro voli all’ora, due in entrata e due in uscita, senza creare impedimenti all’attività militare. Intanto, mentre Fiumicino va a ranghi ridotti, Ciampino esplode. A questo punto, sono necessarie soluzioni alternative immediate, a partire dall’utilizzo dello scalo militare toscano».

Parole che il parlamentare dem aveva già speso a metà giugno ma che stavolta sono rafforzato dalla posizione di Vito Riggio. Se davvero si arrivasse a quattro voli all’ora sarebbero almeno una cinquantina gli aerei in arrivo e in partenza ogni giorno sulla pista del 4° Stormo dell’Aeronautica Militare.

Renzo Alessandri, presidente della società di gestione Seam, è possibilista: «L’ipotesi circola da settimane, ho avuto occasione anche di parlarne brevemente con il presidente Riggio alla metà di giugno – spiega Alessandri – esprimendo la nostra piena disponibilità a dare una mano in caso di un’esigenza fondamentale per tutto il sistema. Quattro voli all’ora? La decisione non spetta a noi ma ai massimi vertici romani. Per quanto ci riguarda aumentare il traffico significa far crescere anche i volumi finanziari e non potremmo che esserne soddisfatti».

Sarebbe un’eccellente «prova generale» per poi puntare ai voli dei pellegrini in viaggio verso Roma per il Giubileo straordinario che inizia l’8 dicembre.

Federico D'Ascoli