Fallimento Zentrum auto, tutto da rifare

La Cassazione ha accolto il ricorso sugli accertamenti dell’Agenzia delle entrate: "E’ stato violato il contraddittorio. Serve una nuova pronuncia"

Una udienza di repertorio della Corte di Cassazione

Una udienza di repertorio della Corte di Cassazione

Grosseto, 27 giugno 2016 – Dopo otto anni e mezzo si riparte daccapo per gli accertamenti dell’Agenzia delle Entrare che hanno riguardato la società Zentrum auto Grosseto. Di recente, infatti, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso che è stato presentato dalla Curatela contro la sentenza emessa della Commissione tributaria regionale nel 2011, con la quale erano stati ritenuti legittimi gli avvisi di accertamento sull’Iva (imposta sul valore aggiunto) degli anni 2002 e 2003.

Una decisione questa – secondo quanto è stato sentenziato dai giudici della Corte Suprema – presa non in contraddittorio considerando che nel periodo tra l’emissione della sentenza della Commissione tributaria provinciale – il primo grado in sostanza – e la presentazione del ricorso in Appello proposto dall’Agenzia delle entrate di Grosseto, era stato dichiarato il fallimento della società che gestiva una concessionaria di auto, a dicembre del 2008. Condizione che obbligava a comunicare il deposito del ricorso non solo al legale società – come fatto – ma anche alla nominata curatela fallimentare. Non essendo accaduto quest’ultimo passaggio, di fatto, la Curatela non si è costituita davanti alla Commissione regionale per potersi difendere dall’Agenzia delle entrate.

E’ questo il motivo che ha portato i giudici della quinta sezione civile della Corte di Cassazione ad accogliere il controricorso presentato dalla Curatela del fallimento Zentrum. In sostanza i giudici romani hanno cassato la sentenza regionale e rinviato la discussione di nuovo davanti a una diversa sezione della Commissione tributaria di secondo grado. Nel frattempo sono trascorsi otto anni dalla dichiarazione del fallimento dell’azienda che era concessionaria della Volkswagen, a questa decisione che rimette in gioco una partita importante della vicenda che ruota attorno alle sorti della azienda maremmana.