Poste italiane, Maremma sotto organico: mancano dodici unità

E da novembre parte la consegna della posta a giorni alterni. Qualche spiraglio da una nuova commessa Amazon

Poste Italiane dovrà risarcire seimila euro

Poste Italiane dovrà risarcire seimila euro

Grosseto, 16 settembre 2017 - Timori per gli organici di Poste Italiane in provincia di Grosseto. E non basta la bella notizia della conquista della commessa Amazon, che in soldoni poterà tre nuove assunzioni in Maremma (inizialmente a tempo determinato), a smorzare le preoccupazioni per il futuro di decine e decine di impiegati di sportello e portalettere. I postini dovranno confrontarsi a breve con l’avvio del servizio di consegna della posta a giorni alterni. Partirà ai primi di novembre e inizialmente interesserà i centri di distribuzione di Manciano (che serve anche i Comuni di Pitigliano e Sorano) e Paganico. Come andrà questa sperimentazione, quanto durerà e soprattutto quali conseguenze potrà avere nel medio e lungo termine non è dato sapere. Nei giorni scorsi alcuni portalettere si sono incontrati in maniera spontanea a Manciano proprio per confrontarsi su questo . Per il momento si è deciso di monitorare l’andamento delle cose.

«Stiamo cercando di gestire la situazione, assai complessa, nel migliore dei modi – dice Luigi Ferraro, referente regionale del sindacato autonomo Failp–Cisal – Purtroppo anche in Maremma si replicano le situazioni di difficoltà di organici che segnano l’intera regione e, più in generale, tutto il Paese. Al di là della situazione contingente dei portalettere chiamati al servizio di consegna a giorni alterni, questione che andrà monitorata subito dopo l’avvio della sperimentazione, c’è il nodo del personale impiegato agli sportelli. In tutta la provincia mancano almeno una dozzina di persone e questa carenza sta portando disagi che si riflettono in primo luogo sul personale, ma anche sulla cittadinanza la cui rabbia viene riversata, nuovamente, sull’operatore di sportello». «Non è più tollerabile – continua Ferraro – che l’impiegato di un qualsiasi sportello di un qualsiasi ufficio di Poste italiane possa essere visto o considerato dall’utenza come uno scansa fatiche o un ‘generatore di code’. L’attività di front office è particolarmente complessa. Le operazioni che bisogna essere in grado di fare sono innumerevoli. Per poter creare una professionalità a tutto tondo, in grado di fronteggiare qualsiasi tipo di richiesta dell’utenza occorrono mesi e mesi, ma l’azienda non ci aiuta minimamente su questo fronte. Anzi, negandoci il completamento dell’organico minimamente necessario per offrire un servizio decoroso, ci manda ancor più in sofferenza. è come un cane che si morde la coda». QUALCHE piccolo spiraglio all’orizzonte però sembra esserci, anche se il sindacato ci va con i piedi di piombo a esprimere fiducia.

«Qualcosa di recente è cambiato – conclude Luigi Ferraro della Failp-Cisal – A livello centrale si è insediato un nuovo management e anche qui a Grosseto da un paio di giorni è cambiato il direttore di filiale, ora è Francesco Gentile. È stata acquisita una importante commessa con Amazon per la consegna a domicilio dei prodotti acquistati sulla piattaforma informatica. Questo sta comportando un reclutamento di nuove leve (che avviene attraverso il sito internet di Poste italiane, ndr). In Maremma sono previsti tre posti a tempo determinato. Sembra che da parte del nuovo management ci sia un atteggiamento nuovo nei confronti delle maestranze e dei sindacati, più aperto al dialogo. Per quel che ci riguarda faremo la nostra parte per poter garantire a tutti il posto di lavoro a condizioni dignitose».