In Maremma l'economia è «circolare»: boom delle imprese artigiane nei settori green

Confartigianato: «L'artigianato guarda al futuro. E i numeri in provincia lo confermano»

Mauro Ciani di Confartigianato

Mauro Ciani di Confartigianato

Grosseto, 6 gennaio 2016 - L'artigianato maremmano guarda al futuro, e le imprese artigiane investono nel “green”. Le imprese artigiane sono protagoniste dell'economia circolare, e la Maremma è tra le prime province d'Italia nel settore. La logica dell'economia circolare prevede che i prodotti mantengano il loro valore aggiunto il più a lungo possibile minimizzando la produzione dei rifiuti: per farlo è necessario che siano progettati, realizzati e gestiti in modo da trasformare i rifiuti in risorse, con interventi lungo l'intero ciclo di vita e non più nella sola fase finale.

Gli interventi possibili sono diversi e all'interno dell'economia circolare sono proprio le imprese artigiane a essere protagoniste: in particolare quelle che svolgono attività di riparazione, manutenzione, riciclo e recupero. Tra le principali province italiane con imprese artigiane in attività nell'economia circolare – quelle con oltre mille imprese nel comparto – infatti c'è anche il grossetano: la provincia maremmana è all'undicesimo posto assoluto (84.2% a fronte dell'88.2% registrato da Bolzano, in testa alla classifica) tra quelle con la maggiore incidenza dell'artigianato sul totale delle imprese potenzialmente interessate all'economia circolare.

«L'artigianato è proiettato nel futuro – dice Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – e i numeri della provincia di Grosseto lo confermano. Non solo perché le piccole e medie imprese dimostrano di avere una cultura ambientale maggiore, minimizzando gli sprechi riciclando o riutilizzando rifiuti e usando energie rinnovabili, ma anche perché sono impegnate in prima linea nell'economia circolare”.