"Le banche chiudono i rubinetti". Appello di Confartigianato al territorio

Il segretario generale di Grosseto, Mauro Ciani: "Capiamo le difficoltà ma gli artigiani hanno bisogno di fiducia"

Mauro Ciani (foto Aprili)

Mauro Ciani (foto Aprili)

Grosseto, 4 ottobre 2017 - In provincia di Grosseto le imprese artigiane possono contare sempre meno sui prestiti concessi dagli istituti di credito per svolgere la loro attività. Un fattore estremamente significativo, perdipiù in tempo di crisi, quando un prestito può anche rivelarsi vitale per il futuro di un'impresa, piccola o media che sia. A rivelarlo sono i numeri contenuti nello studio «Trend del credito alle imprese artigiane a marzo 2017» elaborato dall'Ufficio studi di Confartigianato su dati Banca d'Italia e Artigiancassa. In provincia di Grosseto, in base agli ultimi dati che fanno riferimento al marzo 2017, ammonta a 238 milioni di euro in un anno la quantità di denaro messa a disposizione alle imprese sotto forma di prestiti, valore che piazza la Maremma esattamente a metà (51° posto) tra le province italiane, a un tasso effettivo del 6,72%.

A marzo 2016, però, il Grossetano era al 34° posto in Italia e quella cifra era più alta: il calo registrato dodici mesi dopo, infatti, è pari al 3,5%. E' solo l'ennesimo segno meno negli ultimi due anni. Quello maremmano, comunque, è un trend che segue quello nel resto d'Italia: basti pensare che in cinque anni (da marzo 2012 a marzo 2017) nel nostro Paese i prestiti all’artigianato si sono ridotti complessivamente di un quarto (-22,7%), pari a 12,3 miliardi di euro in meno, e il calo è oltre una volta e mezzo quello registrato dal totale delle imprese (-12,1%). E a marzo 2017 si registra in tutte le regioni – Toscana compresa – un calo dello stock dei prestiti all’artigianato. Non certo le condizioni migliori per ripartire. «In tempo di crisi – dice Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – la leva del credito è fondamentale per le imprese che vogliono superare un momento negativo o hanno bisogno di fondi per investire, in modo da rendersi competitive sui mercati nazionali e internazionali. E quando la disponibilità di prestiti per gli imprenditori viene a mancare, oppure si riduce drasticamente, ecco che si fa difficile reggere l'urto della recessione».

Tra le imprese che beneficiano di prestiti, si registra un saldo positivo delle condizioni di accesso al credito per il comparto manifatturiero, mentre è negativo il trend per i servizi (escluso il commercio); maggiormente restrittive, invece, appaiono le condizioni di accesso al credito per le imprese che operano nel settore delle costruzioni. «Conosciamo bene le difficoltà che sta vivendo il mondo creditizio – è l'appello del segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani – perché la crisi morde per tutti. Ci permettiamo però di invitare gli istituti bancari, soprattutto quelli locali e quelli che hanno uno storico legame con questo territorio, a continuare a sostenere con fiducia le nostre imprese. Anche così, dando vita a un sistema virtuoso, riusciremo a superare la crisi».