Amianto, una bomba a orologeria: Eurovinil si affida ad azienda umbra

Ancora in alto mare la mappatura regionale. Una delle più importanti aziende di Grosseto utilizza i fondi dell'Inail e sceglie una ditta umbra per la bonifica

Operai della Ellemme di Foligno al lavoro sulla copertura della Eurovinil di Grosseto

Operai della Ellemme di Foligno al lavoro sulla copertura della Eurovinil di Grosseto

Grosseto, 31 agosto 2016 - Amianto, subdola e pericolosa «bomba ecologica» ancora presente nei capannoni industriali e nelle abitazioni private di più vecchia costruzione. Anche a Grosseto. «Subdola» perché la presenza di amianto potrebbe essere sconosciuta al conduttore dell’immobile, sia esso titolare di un’azienda che opera dentro a un capannone preso in affitto o il nuovo proprietario di una casa costruita quando le fibre di amianto erano particolarmente usate in edilizia. Nonostante siano passati diversi anni dalla messa al bando di questo materiale edilizio altamente cancerogeno, dunque, è ancora più che mai utile la predisposizione di uno studio approfondito e di una mappatura dai quali partire per poter verificare quali siano stati gli edifici già bonificati e quali, invece, siano ancora da bonificare. A febbraio 2015 la Regione Toscana ha approvato le azioni operative per l’elaborazione del «Piano regionale di tutela dell’amianto come strumento conoscitivo e di governo » varato con apposita delibera di Giunta nel 2013. L’elaborazione di questo piano è ancora in corso e vi partecipano a vario titolo la stessa Regione Toscana, l’Arpat e il Consorzio Lamma.

A quest’ultimo è toccato il censimento delle coperture in cemento amianto, ma i lavori sono ancora in corso. Gli unici dati al momento disponibili, dunque, sono ancora quelli del progetto pilota di Arpat del 2007. Al 30 settembre di quell’anno in tutta la provincia di Grosseto risultavano almeno 60mila metri quadrati di coperture in eternit. Dal 2007 a oggi, però, alcune aziende, anche in assenza di una aggiornata mappatura hanno provveduto spontaneamente alla bonifica dei propri capannoni. Il caso più recente è quello della Eurovinil che si è affidata a una delle aziende leader nel settore della bonifica da cemento amianto, la Elle Emme di Foligno, per la messa a norma di 4368 metri quadrati di onduline in Eternit. Un intervento per il quale l’azienda ha potuto utilizzare anche i fondi statali previsti dal bando annuale Isi Inail. «Il problema dell’amianto è destinato a peggiorare con il passare degli anni – afferma David Lisetti, responsabile commerciale della Elle Emme – anche perché col passare del tempo i manufatti contenenti amianto aumentano la loro pericolosità e la possibile dispersione di fibre cancerogene. Ma non ci si può improvvisare ‘bonificatori’. Le operazioni di smaltimento hanno delle loro complessità tecniche che ne motivano i costi talvolta elevati per il rispetto di tutte le prescrizioni del legislatore. Per questa ragione, spesso, lo smaltimento non è visto come un investimento produttivo e allora c’è chi preferisce soprassedere. Ecco allora che il probelma amianto si trascina nel tempo, a Grosseto come in altre parti d’Italia. L’Inail, però – conclude Lisetti – da diversi anni a questa parte finanzia le imprese attraverso il ‘Bando Isi Inail’ con il quale è possibile abbattere i costi delle operazioni di smaltimento e posa in opera di nuova copertura di circa il 65% fino ad un massimo finanziabile di 130mila euro. Una pratica burocratica che può essere interamente gestita dalla ditta alla quale ci si affida per lo smaltimento. Quelle di Elle Emme sono nell’ordine di un centinaio all’anno. Tra queste c’è anche l’Eurovinil di Grosseto, dove abbiamo smaltito e sostituito 2184 metri quadrati di copertura e altrettanti di controsoffitti e offerto al cliente un servizio chiavi in mano».