Giovane morì di overdose in via Orazi, preso il pusher che gli consegnò la droga

L’accusa per Abderazak è morte come conseguenza di altro reato

Polizia

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Grosseto, 21 novembre 2015 - E’ stato l’amico e proprietario di casa, la mattina del 4 giugno scorso, a trovarlo ormai cadavere. Ed è sempre stato l’amico ad allertare il 118, ma quando i sanitari arrivarono nell’appartamento di via degli Orazi, a Barbanella, per il 23enne di Manciano non c’era ormai più niente da fare. Era morto.

Fin da subito fu ipotizzato che a stroncare la sua giovane vita fosse stata un’overdose di eroina. Nella tasca dei pantaloni del giovane era stata recuperata una siringa da insulina con ancora delle tracce di sangue. Dopo cinque mesi di indagini di procura e polizia, è stato individuato chi la sera precedente al decesso del giovane, gli aveva fornito la dose letale di droga. A compimento delle indagini, il magistrato che ha coordinato l’inchiesta ha ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il marocchino di 23 anni che quella dannata sera vendette l’eroina al coetaneo. Non solo.

Grazie alla ricostruzione dei poliziotti, con indagini tradizionali e intercettazioni telefoniche, è stata ricostruita una florida rete di spaccio di sostanze stupefacenti che era stata organizzata lungo l’argine del fiume Ombrone, tra le zone Saracina e Alberino, dove già in passato gli agenti della Mobile erano intervenuti con ripetute operazioni per stroncare il traffico di droga. Nadiri Abderazak, marocchino di 23 anni, è quindi stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga – nel corso degli accertamenti, infatti, sono stati ricostruiti numerosi episodi di cessione di sostanza stupefacenti da parte del marocchino - ma è stato accusato anche di morte quale conseguenza di altro reato, per il decesso del giovane mancianese. Cioè, lo straniero è stato ritenuto responsabile non solo di episodi continuati di cessione di droga, ma anche di essere stato lui a vendere quella che poi si è rivelata la dose fatale per il ventitreenne.

Gli è stata quindi consegnata l’ordinanza del gip ed è stato accompagnato in carcere dagli agenti della squadra mobile. Nei prossimi giorni sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al gip. La giovane vittima, la sera precedente la morte, aveva deciso di fermarsi a dormire a Grossseto invece di tornare a Manciano. Al momento del risveglio l’amico per un po’ ha creduto che stesse ancora dormendo. Poi si è avvicinato e si è accorto che era già cadavere.

Ha allertato immediatemente i soccorsi, ma non c’è stato nulla da da fare per il 23enne.