C’è un cuore che batte più forte: è l’emozione di un dottore buono

Giovanni Valenti ieri non ha avuto tregua ma i suoi occhi sorridevano L’angelo con lo studio da dentista: "C’è crisi, curerò gratis i ragazzini"

Giovanni Valenti

Giovanni Valenti

Grosseto, 25 luglio 2014 - POTREMMO raccontare la storia di un dentista che, colpito dalla difficoltà di tante, troppe famiglie mangiate dalla crisi, ha deciso di mettere a disposizione la sua professionalità e di curare i bambini gratis, un giorno a settimana. Ma questo lo abbiamo già raccontato e in tanti hanno ripreso la nostra notizia, media compresi: migliaia le condivisioni e i commenti e i messaggi da ogni parte d’Italia. Potremmo raccontare della lista di attesa che si è già creata di qui alle prossime settimane, di genitori che hanno telefonato allo studio medico di via Oberdan per prenotare una visita al figlio in un quel giovedì che il dottore dedica alle cure gratuite.

OPPURE, potremmo raccontare di una giornata intensa di lavoro, ininterrottamente dalle 8 alle 18 di ieri controllando bocche e denti a bambini piccoli e ad adolescenti con qualche problema già evidente da risolvere. Invece racconteremo di un dentista, Giovanni Valenti, e di come ha stretto le mani a quei genitori che lo ringraziavano e di come ha fatto passare la paura a quei bambini col terrore del camice. Un uomo con gli occhi lucidi per l’emozione e per la stanchezza, che non si aspettava di ricevere tanto consenso ma che è deciso a portare avanti l’impegno finché ne avrà forza. E ci piace sottolineare come questo dottore — e la sua assistente alla poltrona che ha ricevuto direttamente centinaia di messaggi di ringraziamento — siano stati impegnati a ricercare posti in agenda per poter fissare più appuntamenti possibile. Perchè sono stati quindici i piccoli pazienti visti ieri, altrettanti giovedì prossimo e ancora per le prossime settimane. Da Grosseto e da tutta la provincia, toscani ed extracomunitari senza distinzione ma con un solo punto in comune: la necessità di cure dentali e, purtroppo, l’impossibilità a pagare la visita. Tanti i disoccupati. «Diverse carie quelle che ho visto oggi — confessa il dottor Valenti dopo aver stretto la mano a Freddy, operaio dominicano che ha portato la sua piccola Jennifer al controllo — e anche qualche caso intrattabile sia per i problemi come denti rotti che, soprattutto, per il rapporto col medico. Ma alla fine è andato tutto bene. Sono stanco, non lo nego ma è per me una soddisfazione enorme poter aiutare tante persone e verificare che davvero c’era necessità che qualcuno prendesse una decisione come questa. Tra le centinaia di telefonate ricevute, ci sono state qanche tante proposte di collaborazione da parte di persone che magari fanno altri lavori ma che si sono rese disponibili, per qualsiasi necessità, a collaborare. Per me è una grande gratificazione nonostante la stanchezza». FREDDY se n’è appena andato con Jennifer, lasciando parole di gratitudine al medico, Valenti si toglie il camice e scorre l’elenco di giovedì prossimo. Potremmo raccontare ancora del medico che non fa paura ai bambini ma ci piacerà parlare ancora a lungo di un uomo che, ottenuto ciò che voleva dalla vita e dal lavoro, ha dedicato un po’ del suo tempo a far sorridere di più i bambini.