Giornata della memoria con il cortometraggio di Antonioni junior

Lorenzo Antonioni, parente del grande Michelangelo, proietta "Il lupo", corto sul campo di internamento di Roccatederighi

Al centro, Lorenzo Antonioni

Al centro, Lorenzo Antonioni

Grosseto, 27 gennaio 2016 - Nella giornata di commemorazione delle vittime dell'Olocausto, oggi vanno in scena molte iniziative per non dimenticare e moltiplicare la memoria. La parola, anzi la telecamera, la prendono anche i giovani. Lorenzo Antonioni è uno studente di 19 anni, con un cognome impegnativo, che sogna il grande schermo. Un sogno che in parte già si avvera.

In occasione della Giornata della memoria, l'Istituto superiore Polo Bianciardi di Grosseto presenta la prima proiezione del cortometraggio 'Il lupo' per la regia di Lorenzo Antonioni, parente del grande Michelangelo. Appuntamento oggi alle 17 e alle 18.30 al cinema Stella.

Il corto, realizzato dal Polo Bianciardi, ricorda i fatti accaduti tra il 1943 e il 1944 nel campo di internamento di Roccatederighi. La trama è basata sull’amicizia tra Albert e Sandro, due piccoli prigionieri. Nei fitti boschi maremmani si aggira un lupo che incute molto timore ai bambini, ma presto i due amici si renderanno conto che ciò che ritenevano il pericolo più grande si riveli, in realtà, un pregiudizio. Su di loro incombe un pericolo ben peggiore. Il soggetto nasce dalla testimonianza di uno dei sopravvissuti e dalla ricerca nell’Archivio di Stato di Grosseto.

Il regista Lorenzo Antonioni, della classe quinta A Tecnico Grafico, ha sperimentato un suo stile cinematografico, con un linguaggio poetico e riflessivo, senza timore di utilizzare tecniche complesse come il piano sequenza con molti attori, ed ha curato tutte le fasi di realizzazione e post produzione del film, inclusa la composizione di musiche originali. Il progetto del Polo Bianciardi che coinvolge alcune classi del Professionale grafico e amministrativo, del Tecnico grafico e del Liceo Musicale, guidate dalla professoressa Laura Ciampini, ha ottenuto già vari premi: il soggetto ha vinto il concorso letterario «Le cose giuste» bandito dal Festival Resistente di Grosseto, e il racconto su cui è basato il corto è stato pubblicato da Effigi nel volume omonimo. La sceneggiatura ha vinto il premio Regione Toscana del concorso «I giovani ricordano la Shoah» promosso dal ministero. Alcuni spezzoni del film sono stati presentati al concorso nazionale «Il cibo e la Bibbia« promosso da Biblia e dal ministero e ha ricevuto il secondo posto.

La premiazione è avvenuta all'Expo di Milano. Il trailer è stato proiettato alla rassegna cinematografica «Clorofilla film festival» a Festambiente. L’opera si è avvalsa di un cast di circa 70 persone fra attori e comparse. Fondamentale è stata la collaborazione con la Curia, soprattutto con Don Franco Cencioni, Don Giampaolo Marchetti, Don Paolo Fantaccini e con suor Teresa. Il lavoro ha visto anche la partecipazione di figure di rilievo nel tessuto culturale grossetano. Il Teatro Studio ha messo a disposizione gli allievi, i bambini diretti da Valeria Petri e attori professionisti come Enrica Pistolesi e Luca Pierini. Hanno partecipato inoltre Irene Paoletti e l’Associazione Ars&Craft; musicisti come Francesco Melani, Angelo Fucci e Tommaso Imperio; professionisti del settore cinematografico come Alain Redaelli; i tecnici di Music Factory e Rockland.