Via Merano degradata, c’è la svolta: «Puliremo la strada in pochi giorni»

L’assessore Megale: «Situazione grave, i cittadini hanno ragione»

Situazione di abbandono in via Merano

Situazione di abbandono in via Merano

Grosseto, 28 maggio 2017 - VIA MERANO verrà pulita. Ad annunciarlo, dopo la denuncia de La Nazione arrivata dopo le segnalazioni dei residenti ormai esasperati, è l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Megale. «Abbiamo già attivato Sistema (la società partecipata del Comune che si occupa della pulizia del verde pubblico ndr.) che, già dalla prossima settimana, dopo un sopralluogo nella zona deciderà come muoversi. Puliremo quello che possiamo, magari spostando la transenna che è stata messa perché il muro che delimita l’edificio dell’ex Garibaldi è pericolante». Una situazione, quella di via Merano, che ormai è diventata una specie di bomba ad orologeria.

Oltre all’erba alta che ha praticamente infestato il marciapiede arrivando ad aggredire anche la struttura, che è pericolante. L’erba, incolta ormai da anni, è diventata anche il ricettacolo di rifiuti e sporcizia e da qualche settimana ospita anche il cibo per i gatti che viene portato da gattare senza scrupoli. Risultato? I topi, anche di grandi dimensioni, escono dalla struttura alla ricerca di cibo ed acqua. E i giardini delle case che si trovano dall’altro lato della strada sono presi di mira durante la notte.

«Speriamo che nel giro di qualche giorno la zona venga ripulita – ha continuato l’assessore -. Per il momento è l’unica cosa che possiamo fare e la faremo alla svelta perché chi abita nella zona è giustamente esasperato». Poi allarga il discorso: «La volontà dell’Amministrazione comunale è quella di risolvere definitivamente il problema della struttura dell’ex Garibaldi. Tutti gli incontri sono rivolti solo a quell’obiettivo. Abbiamo messo in piedi un discorso con Acquedotto del Fiora per la sede che deve essere costruita. Una cosa – chiude Riccardo Megale – che ci permetterebbe di riqualificare tutta una zona. I nostri sforzi sono comunque quelli di non lasciare nulla al caso. L’unica certezza è che quel palazzo in quelle condizioni non può stare».