Si fingevano carabinieri per truffare: smantellata la banda dello specchietto

Quindici arresti. Avevano «colpito» 35 volte, dalla Spezia alla Maremma

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Grosseto, 19 febbraio 2017 - L'hanno chiamata operazione «Sciacallo». Ed è un’operazione dei carabinieri del comando provinciale di La Spezia che, proprio nei giorni scorsi, hanno chiuso il cerchio su una serie di truffe in ogni angolo d’Italia. Le indagini, erano partite nel giugno scorso, dopo la segnalazione di alcuni impiegati di un istituto di credito spezzino e di un testimone di una possibile truffa in atto. Gli impiegati, infatti, si erano insospettiti della inconsueta richiesta da parte di un’anziana cliente di prelevare una somma di denaro contante per poter pagare la cauzione richiesta da un avvocato, per conto di sua figlia, rimasta coinvolta in un incidente stradale.

Nella rete dei truffatori c’è caduta anche la provincia di Grosseto. Ben 35 gli episodi messi in atto anche nel Grossetano (almeno quelle accertate dai carabinieri) che andavano da quella classica dello specchietto e le chiamate dei falsi carabinieri. Telefonate (e segnalazioni) arrivate a decine nei mesi scorsi. Molte dei quali andate a buon fine purtroppo. Gli accertamenti, oltre a portare all’individuazione di un autonoleggio di Napoli quale punto di riferimento per i trasfertisti delle truffe, hanno accertato i diversi modus operandi utilizzati dai criminali contro persone anziane e commercianti.

Nel complesso, gli investigatori hanno scoperto anche altre truffe che sono continuate fino a novembre 2016, anche nelle province di La Spezia, Genova, Savona, Imperia, Torino, Alessandria, Biella, Verbania, Firenze, Pistoia, Siena, Perugia, Ravenna, Bari e Foggia e 14 truffe, tra settembre e novembre 2016, simulandosi dipendenti di spedizionieri, ai danni di ditte o esercizi commerciali ubicati nelle province di Milano, Brescia, Varese, Torino, Novara, Vercelli, Firenze, Pistoia e Modena. L’operazione, che durante le indagini ha portato anche all’arresto di otto persone in flagranza di reato, è sfociata in quindici ordinanze di custodia cautelare e al sequestro preventivo di 22 veicoli. 38 le persone indagate. Oltre centomila euro il bottino stimato dall’Arma. Molti i casi che si ricordano nel Grossetano: molte delle truffe sono state fatte nei pasi delle Colline dove per la maggior parte vivono persone anziane. Raggirate più facilmente da uomini e donne senza scrupoli. Che adesso hanno finito di delinquere. Quindici le persone arrestate.