Ferita dalle reti, è salva: la tartaruga Marzolina riprende a nuotare / VIDEO

Liberato un esemplare di Caretta Caretta

La liberazione della tartaruga

La liberazione della tartaruga

Grosseto, 20 luglio 2017 - Marzolina, la tartaruga Caretta Caretta ritrovata ferita e agonizzante alla Feniglia lo scorso marzo, questa  mattina è stata rimessa in libertà a Pricipina a Mare dai volontari dell'acquario di Talamone che l'hanno accudita e curata in questi mesi, dalla presidente del Parco naturale della Maremma sotto la cui giurisdizione rientra l'acquario, dagli uomini dell' ufficio circondariale marittimo di Porto Santo Stefano agli ordini del comandante Valerio Berardi e della Capitaneria di porto di Marina di grosseto agli ordini del maresciallo Andrea Porzio.

La liberazione è avvenuta nell'ambito della giornata organizzata in memoria di Franca Micheletti, una comune visitatrice della spiaggia di Principina a mare che però aveva a cuore la tutela della spiaggia interna al Parco della Maremma e che quotidianamente la ripuliva dai rifiuti. Giovedì 20 luglio per ricordare l’operato della Signora Micheletti è stato inaugurato un pannello che illustra alcune delle varietà vegetali e le tracce degli animali presenti nella spiaggia di Principina, realizzato dal Guardiaparco Giuseppe Anselmi e dal figlio Marco. Un modo per sensibilizzare i visitatori alla cura di questo tratto di spiaggia selvaggio, ma allo stesso tempo fragile e, quindi, da proteggere dall’incuria dei visitatori, come faceva, in modo totalmente volontario, la Signora Micheletti che con zelo si dedicava alla pulizia della spiaggia. Per presidiare la spiaggia di Principina anche quest’anno il Parco della Maremma ha organizzato un campo di volontariato con un gruppo di volontari del Servizio Volontario Europeo (SVE) coordinato da Legambiente Toscana che ogni giorno dà informazioni sui corretti comportamenti da tenere all’interno dell’area protetta e sulle modalità di visita. Per la giornata in memoria di Franca Micheletti è stata liberata anche la tartaruga Caretta caretta Marzolina, ospite dal marzo scorso del Centro Tartanet di Talamone che fa parte dell’ Osservatorio Toscano della Biodiversità della Regione Toscana (OTB). Una metafora per dimostrare che la vita e la natura sono dei beni preziosi e come tali vanno protetti e curati, ma lasciati liberi.

La tartaruga è stata chiamata Marzolina proprio in virtù del mese in cui era stata trovata spiaggiata alla Feniglia da un gruppo di persone che si trovava a passeggiare in quell'arenile; contattata la Capitaneria di Porto di Porto di Santo Stefano, è partita la segnalazione alla rete OTB e dunque è stata portata al centro Tartanet di Talamone dove ha ricevuto le cure necessarie a rimettersi. L'esemplare di Caretta caretta era imbrigliato in una rete da pesca ed era senza la pinna anteriore destra mentre la sinistra presentava l'amputazione della parte apicale della pinna, lesioni che sono chiaramente risultate di vecchia data. La tartaruga è lunga 57 cm, larghezza 54, e pesa 20kg, si tratta quindi di un animale sub adulto dal sesso ancora indeterminato. L'esemplare adesso sta bene e anche le analisi lo confermano, tanto che la veterinaria del centro, Dott.ssa Caruso ha dato il via libera perché fosse rilasciata. Alla liberazione della piccola tartaruga marina, condotta grazie al prezioso contributo della Capitaneria di porto che ha messo a disposizione un battello, erano presenti oltre alla veterinaria del centro Tartanet di Talamone, Chiara Caruso, i guardiaparco e la Presidente del parco della Maremma Lucia Venturi, il Comandante della Guardia Costiera di Porto S.Stefano, Tenente di Vascello, Valerio Berardi e il Comandante della Delegazione di spiaggia di Marina di Grosseto, 1°Maresciallo Andrea Porzio.