Sub morti alle Formiche, i risultati della perizia: "Aria inquinata nelle bombole e diving inadeguato"

"Le analisi - si legge nella perizia - hanno stabilito che le bocchette d'aria dei compressori hanno aspirato aria inquinata dallo scarico dei motori a benzina dei compressori stessi" "I FUMI SONO ENTRATI NELLE BOMBOLE" / "POTEVA ESSERE UNA STRAGE" / LA TESTIMONIANZA / "HO FORNITO IO LE BOMBOLE AI SUB" / I COLLEGHI RICORDANO IL DOTTOR GIAIMO / LA TRAGEDIA / L'OBITORIO - FOTO / SGOMENTO DOPO L'ACCADUTO - FOTO

I tre sub morti alle Formiche: Giaimo, Cioli e Trevani

I tre sub morti alle Formiche: Giaimo, Cioli e Trevani

Grosseto, 6 novembre 2014 - Iniziano a essere sempre più chiare le cause della morte dei tre sub umbri che hanno perso la vita lo scorso 10 agosto in un'immersione alle isole Formiche, nel Grossetano. Le conclusioni della perizia disposta dal pm nell'ambito delle indagini parla di: "stato dei filtri disastroso", "precarietà delle attrezzature", "sette bombole prive della verifica periodica", "operazioni di ricarica assolutamente incompatibili con la sicurezza". Degli indagati, Andrea Montrone e Maurizio Agnaletti, rispettivamente titolare e aiuto al diving Abc di Talamone, dove i tre sub avevano noleggiato l'attrezzatura, la perizia li ritiene "non in grado professionalmente di ricaricare le bombole".

Le vittime, tutte umbre, sono Fabio Giaimo, Gian Luca Trevani e Enrico Cioli. Il pm Stefano Pizza ha affidato la perizia al comandante del nucleo dei sommozzatori di Grosseto, Giorgio Chimenti. "Le analisi - si legge nella perizia - hanno stabilito che le bocchette d'aria dei compressori hanno aspirato aria inquinata dallo scarico dei motori a benzina dei compressori stessi". Entrambi i compressori, inoltre, "sono risultati di vecchia costruzione, 1979 e 1997, ed in evidente stato di carente manutenzione e conservazione". Secondo la perizia, il titolare del diving, Andrea Montrone, "non è in possesso di nessun requisito professionale certificato che lo abiliti a tale mansione, ma solo di un brevetto di istruttore subacqueo". E Maurizio Agnaletti, "che materialmente eseguì la ricarica delle bombole, collaborava con Montrone senza assunzione ed era privo di ogni qualifica professionale o esperienza lavorativa nel settore". Domani Montrone e Agnaletti saranno interrogati dal pm Pizza.