Spaccio di droga, il poliziotto arrestato non risponde al giudice, "Sono pulito"

L'agente ribadisce al suo avvocato la sua innocenza

Stefano Giglio, arrestato ieri mattina dai carabinieri, davanti a un’auto della polizia

Stefano Giglio, arrestato ieri mattina dai carabinieri, davanti a un’auto della polizia

Grosseto, 26 settembre 2017 - Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Stefano Giglio, 46 anni, poliziotto in servizio alle Volanti della Questura, nell'interrogatorio di garanzia di fronte al gip di Grosseto Marco Mezzaluna. Il giudice ha confermato il provvedimento degli arresti domiciliari, a Grosseto nella casa della compagna. In questi giorni Giglio era invece a Firenze.

I reati ipotizzati a suo carico, come spiegato dalla procura che ha coordinato l'inchiesta, sono detenzione a fine di spaccio e cessione di stupefacenti, commercio di farmaci anabolizzanti attraverso canali diversi dalle farmacie, detenzione abusiva di armi, ricettazione, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, rivelazione e utilizzazione del segreto di ufficio. Ma al suo legale, secondo quanto riferito dallo stesso avvocato Paolo Malasoma, il poliziotto ha ripetuto: «Sono completamente estraneo al fatto. Ho sempre agito nel rispetto delle normative. Sono pulito».

«Abbiamo preferito non parlare - ha aggiunto il difensore riferendosi poi all'interrogatorio di garanzia -. Dobbiamo vagliare tutti gli elementi nel fascicolo che conta 2.800 pagine. Ci riserviamo di impugnare il provvedimento appena lo avremo esaminato».