Salute, il sindaco contro i megadistretti

Vivarelli Colonna: "Continuiamo a soffrire e a pagare la nostra marginalità nel sistema sanitario"

Il sindaco Anton Francesco Vivarelli Colonna

Il sindaco Anton Francesco Vivarelli Colonna

Grosseto, 23 ottobre 2016 - "No ai megadstretti, il nostro territorio è già sufficientemente penalizzato". Il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna interviene sui distretti socio-sanitari.

"Grosseto continua a soffrire e a pagare la propria marginalità nella sanità. Evidentemente, non era abbastanza dolorosa l’unificazione delle tre Asl e la scelta di Arezzo come sede, che non è certo solo una cassetta delle lettere, come ebbe a chiosare un esponente del Pd votato nel territorio provinciale forse sperando in una sua difesa".

"Lo scorso 29 settembre – ricorda Vivarelli Colonna – è stato votato l’accorpamento delle zone dalla conferenza regionale dei sindaci della Toscana che hanno dichiarato di aver trovato un equilibrio dalle attuali 32 zone a 26, Elba esclusa. La scelta politica è stata quella di far diminuire le Asl centro: da 9 si passa a 8 presìdi. E nell’Asl sudest delle attuali 13 rischiano di restarne appena 9. Qui saranno penalizzate una su Arezzo, un’altra su Siena e ben 2 su Grosseto. Facciamo notare che nessun’altra Asl perde il 50 per cento del proprio assetto territoriale. Nella nostra provincia, cosa assai singolare, dovremo avere due distretti assolutamente sproporzionati: uno con circa 170mila abitanti da Monterotondo a Castell’Azzara passando per Grosseto; un altro con circa 50mila abitanti, quelli della zona tra le colline d’Albegna. È dunque evidente come le logiche seguite non siano quelle indicate dalla legge regionale. A prevalere, infatti, rischiano di essere le pressioni e le rappresentanze di natura politica. Questo assetto, oltre a non essere equo (aggettivo tanto caro agli amministratori della Toscana) porterà ad un ulteriore impoverimento del territorio in termini di posti di lavoro e opportunità di carriera. A pensar male verrebbe quasi il sospetto che vi sia una chiara intenzione di diluire il peso di Grosseto alla luce dei recenti risultati elettorali. È facilmente intuibile come, al di là delle rassicurazioni della direzione dell’Azienda, questa sarà l’ennesima occasione – magari non nell’immediato – di impoverimento dei nostri servizi".