Il Comune di Grosseto toglierà il porta a porta. Gli ambientalisti: Un errore

Legambiente, Forum Ambientalista e Comitato Beni Comuni contro il dietrofront dell'Amministrazione

Distribuzione bidoncini per rifiuti porta a porta

Distribuzione bidoncini per rifiuti porta a porta

Grosseto, 25 ottobre 2016 - "Tornare indietro sarebbe un grave errore". Gli ambientalisti grossetani e Legambiente criticano la scelta dell'Amministrazione comunale di eliminare il porta a porta per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti nel Comune di Grosseto. Come anticipato sulle colonne dal nostro giornale giovedì scorso, l'assessore all'Ambiente Simona Petrucci ha affermato che è in arrivo l'eliminazione del porta a porta, col ritorno delle isole ecologiche.

Una scelta che ha scatenato le reazioni degli ambientalisti. “Che il settore dei rifiuti ereditato dalla nuova Giunta del Comune di Grosseto sia in uno stato disastroso è cosa nota, ma sono preoccupanti le dichiarazioni che prevedono di abbandonare la raccolta dei rifiuti – dicono Roberto Barocci del Forum Ambientalista e Andrea Marciani del Comitato Beni Comuni -, differenziati dai cittadini con il metodo porta a porta, introdotto dal 2010 in alcuni quartieri della città. Anziché estendere finalmente tale metodo, riconosciuto in tutti gli studi tecnici del settore come il metodo di raccolta che più fa risparmiare, lo si vuole abbandonare, tornando ai cassonetti stradali, che non garantiscono una raccolta di qualità, vendibile, per la notoria presenza di maggiori impurità, oggi rifiutate dalle industrie. Oggi le 14 province che hanno rispettato gli obiettivi di legge e che sono al di sopra del 65% di raccolta differenziata con costi del servizio tra i più bassi, sono tutte realtà che praticano da anni il porta a porta: Grosseto è meno della metà, al 30% ed è la peggiore realtà del centro nord Italia”.

Scelta sbagliata anche per Legambiente. “Siamo d’accordo con l’assessore Petrucci quando sostiene che attualmente il sistema di raccolta differenzia – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - non funziona a Grosseto, né dal punto di vista della quantità né della qualità, proprio perché l’esperienza pilota dei quartieri di Barbanella e Gorarella è stata mantenuta troppo a lungo senza estenderla a tutta la città. Siamo altrettanto convinti che occorra pianificare un sistema di raccolta differenziata spinta per tutta l’area urbana, estendendo anche la raccolta dell’organico dove ancora non è presente, aumentando l’informazione e la sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e cercando di raggiungere tutti”.