Sequestrati 200 reperti archeologici romani: undici collezionisti indagati

L'operazione della guardia di finanza nasce da verifiche fiscali a Orbetello

Guardia di finanza

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Grosseto, 21 ottobre 2017 - Ci sono undici persone indagate e oltre 200 reperti archeologici romani sequestrati dalla guardia di finanza di Grosseto nel corso di perquisizioni in Toscana, Lazio e Sicilia, disposte dalle procure di Roma e Grosseto. L'operazione, denominata 'Juppiter', vede indagati undici collezionisti.

I reperti, sono "di età imperiale, ascrivibili al VII secolo A.C., di assoluto pregio e ingentissimo valore economico" e sono stati trafugati "da una prestigiosa residenza romana". Le accuse contestate agli indagati sono illecita detenzione e impossessamento di beni appartenenti allo Stato e, in alcuni casi, anche ricettazione.

L'operazione è partita da controlli fiscali della finanza di Orbetello che hanno poi portato alla scoperta di reperti archeologici nel giardino di una villa. Sono poi scattate perquisizioni in altre 22 unità immobiliari nella disponibilità degli undici collezionisti indagati. Alle operazioni, sottolinea la nota, ha partecipato anche il funzionario responsabile della soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'Area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l'Etruria meridionale, che ha accertato l"autenticità dei beni.