Rapina in villa, l'ultimo saluto a Maria Rocca

Funerali celebrati nella chiesa della Santa Famiglia

L'arrivo in chiesa del feretro di Maria Rocca

L'arrivo in chiesa del feretro di Maria Rocca

Grosseto, 14 ottobre 2016 - In un pomeriggio grigio, freddo e bagnato dalla pioggia si sono svolti ieri, nella chiesa della Santa Famiglia in via Unione Sovietica, i funerali di Maria Rocca, la 91enne vittima della rapina in villa avvenuta in zona «La Rugginosa» nella notte tra il 4 e il 5 ottobre scorsi. A celebrare le esequie il parroco don Desiderio che nella sua omelia, seppur in maniera molto delicata, ha voluto richiamare «la responsabilità di ciascuno di noi a cogliere l’opportunità offerta dalla testimonianza Maria per realizzare il senso di quanto accaduto». E il senso sarebbe l’impegno individuale, pquanto ciascuno possa fare, al miglioramento delle condizioni di sicurezza di tutti. Molte le persone che hanno voluto portare l’ultimo saluto a Maria Rocca e abbracciare il dolore dei figli Marco e Daniela e di tutti gli altri familiari.

Una cerimonia composta, nonostante fosse palpabile la rabbia per le cause che hanno portato alla morte della 91enne. Cause che nello specifico ancora non si conoscono, visto che i risultati dell’autopsia sul corpo dell’anziana signora non sono stati ancora resi noti. Si conoscono, però, nel loro quadro generale. Era la notte tra martedì e mercoledì scorsi quando alcuni malviventi si sono introdotti nell’abitazione isolata nella quale Maria Rocca viveva, da sola, a «La Rugginosa». Per una rapina? Probabile, anche se stando alle ultime informazioni raccolte a margine di uno dei tanti sopralluoghi nella villa assaltata, alcune decine di euro sono state ritrovate esattamente dove l’anziana donna era solita riporle. Cosa è successo effettivamente, allora? E perché? Su questa vicenda restano ancora tanti dubbi, per dipanare i quali stanno lavorando intensamente i carabinieri, incluso il Reparto investigazioni sicentifiche di Roma. Anche ieri pomeriggio, prima dell’inizio dei funerali, si sosteneva che sul fronte investigativo ancora non ci sono novità concrete. Di certo è che in conseguenza all’intusione dei malviventi nella sua abitazione, la povera Maria Rocca ha subito una emorragia cerebrale dalla quale non si è più ripresa. La donna è morta intorno alle 20 dello scorso venerdì, dopo la decisione dei medici di staccare le macchine che ormai la tenevano in vita soltanto artificialmente. Si deve dunque accertare se questa emorragia possa essere stata causa dallo spavento di trovarsi i ladri in casa, o peggio da possibili percosse che i malviventi potrebbero averle riservato magari perché vistisi scoperti.

anfa