"Quei pini sono la nostra identità. Referendum sul verde in via Uranio"

Gli ecologisti: "L’eventuale taglio lo devono decidere i cittadini"

Alcuni ambientalisti chiedono addirittura un referendum per i pini e il verde di viale Uranio

Alcuni ambientalisti chiedono addirittura un referendum per i pini e il verde di viale Uranio

Grosseto, 22 gennaio 2017 - E’ un vero e proprio appello quello lanciato da Italia Nostra, Acu, Salviamo le Pinete, Coordinamento dei Comitati e associazioni ambientaliste di Grosseto per «salvare» i pini dall’abbattimento in via Uranio. Una questione aperta ormai da tempo e che anche la passata amministrazione Bonifazi aveva messo sul tavolo.

Sul piatto però adesso arriva una petizione, da iniziare in questi giorni, da consegnare al sindaco Vivarelli Colonna che la utilizzi per fermare o anche aprire un tavolo di discussione sulla necessità di evitare uno «scempio del genere». «Il pino come pianta è un compagno atavico del paesaggio italico e da sempre, caratterizza la città di Grosseto – inizia Daniela Pasini, segretaria del Forum Ambientaliste e fautrice della petizione -. Col tronco e l’inconfondibile chioma, il pino domestico dà un volto preciso e riconoscibile alla Maremma e a Grosseto che ne è il capoluogo. Grosseto è caratterizzata da questo paesaggio, la sua immagine, con questi viali e spazi abbelliti dal pino domestico si consolidata nel tempo, in Italia e all’estero, e non si può di punto in bianco stravolgerla perchè un piccolo gruppo di cittadini l’ha chiesto, visto che molti altri la pensano diversamente».

POI ENTRA nel vivo della questione: «Il verde urbano è patrimonio di tutti, i pini di via Uranio non sono di proprietà di quelli che abitano su quel viale, ma di tutti i cittadini di Grosseto. Siamo consapevoli che il pino domestico arreca danni al manto stradale, non è una pianta da piccoli spazi, da marciapiede, ma per le sue caratteristiche botaniche necessita di grandi spazi. Adesso però che quelle piante – continua l’ambientalista - hanno raggiunto un ‘età, una dimensione, in cui portano il massimo dei benefici (assorbono l’anidride carbonica,le polveri sottili, mitigano i rumori, procurano refrigerio in estate, ombra e benessere, relax, dalla vista di questo paesaggio) e abbelliscono in modo sorprendente la città , caratterizzandola, non ci sembra una cosa utile tagliarli». Gli ambientalisti propongono quindi di fare un «sondaggio rivolto a tutti i residenti di Grosseto tramite una petizione e se si vorrà proseguire con questo progetto di sostituzione di questi alberi, chiediamo agli amministratori che venga fatto un «Piano del Verde» da esperti forestali, e non dal geometra di turno dell’amministrazione comunale. Il Piano dovrà stabilire le modalità, i tempi per perseguire l’obiettivo della sostituzione degli alberi senza che il paesaggio sia stravolto e senza che si perdano i benefici descritti prima. In ogni caso l’ultima parola deve essere dei cittadini».