Fronte contro 'l’invasione' migranti. Comuni pronti all’accordo col Prefetto

Due le possibilità: convenzione diretta o protocollo 'Sprar'

Migranti  (Ansa)

Migranti (Ansa)

Grosseto, 16 novembre 2017 -  L’OBIETTIVO della prefettura, neppure tanto velato, era che i sindaci recepissero, chiaro e forte, il messaggio: meglio firmare il protocollo Sprar per l’accoglienza ai rifugiati e richiedenti asilo politico, o meglio ancora ricorrere a una convenzione diretta con la prefettura, piuttosto che correre il rischio di essere bypassati e di ritrovarsi un numero di «ospiti» caduto dall’alto. Quest’ultimo infatti è il rischio concreto a cui andranno incontro i Comuni che, entro i primi di gennaio non firmeranno il protocollo Sprar e nepprefettura. In questo caso, infatti, deciderà il bando della prefettura, a cui potranno aderire soggetti privati che a questo punto, saranno loro a decidere il numero degli «ospiti» a seconda delle dimensioni della propria struttura di accoglienza. Insomma l’invito esplicito è quello di ricorrere a questa sorta di clausola di salvaguardia per «sigillare» il proprio territorio.

ECCO allora che, a conclusione dell’affollatissimo incontro tra i sindaci della provincia e il prefetto Cinzia Torraco, praticamente tutti i primi cittadini hanno capito di non avere alternativa se non quella della scelta tra Sprar e convenzione diretta della prefettura. Ma qual è la situazione attuale? Attualmente lo Sprar è stato sottoscritto dai seguenti Comuni: Follonica, Roccastrada, Gavorrano, Massa Marittima, Castiglione della Pescaia, Civitella Paganico, Scarlino, Monterotondo Marittimo, Montieri e Santa Fiora.

A questi si devono aggiungere il Comune di Capalbio, già convenzionato direttamente con la prefettura (il numero è di venti migranti), quello di Magliano in Toscana, orientato anche lui a sottoscrivere la convenzione diretta, mentre Pitigliano ha inviato alla prefettura una dichiarazione di intenti circa la volontà di sottoscrivere lo Sprar sulla base del voto espresso all’unanimità sotto l’Amministrazione di Pierluigi Camilli.

E IL RICORSO allo Sprar sta diventando patrimonio comune di tutti i sindaci che stanno pensando anche a un percorso condiviso.

E’ questo il caso, ad esempio, del Comune di Sorano, come ricorda il sindaco Carla Benocci. «Aderiremo allo Sprar, è la soluzione migliore – dice la Benocci –. Ma con i Comuni di Pitigliano e Manciano, con cui peraltro costituiamo l’Unione dei Comuni del Fiora, stiamo pensando a un percorso condiviso proprio per bilanciare la presenza dei migranti su tutto il comprensorio».