Comandante dei vigili urbani uccide il figlio e si toglie la vita, "Loredana, perché?"

E' accaduto a Porto Santo Stefano. La città è sotto choc. Il ragazzo raggiunto da colpo alla nuca. Avrebbe compiuto 18 anni il 2 agosto

La rimozione di una delle salme (Aprili). Nel riquadro Loredana Busonero

La rimozione di una delle salme (Aprili). Nel riquadro Loredana Busonero

Porto Santo Stefano (Grosseto), 27 luglio 2017 - Un colpo di pistola che squarcia la serenità di una mattina d'estate. Una mamma che uccide il figlio e poi si toglie la vita in quella villa che si affaccia su un paesaggio da sogno, di fronte a Porto Santo Stefano, Argentario, una delle mete clou del turismo toscano. Non c'è un perché, non c'è una logica nell'orrore che si è consumato in casa di Loredana Busonero, 55 anni, comandante dei vigili urbani della cittadina. Ha preso la pistola d'ordinanza e ha fatto fuoco, nella prima mattina di giovedì 27 luglio, contro il figlio diciassettenne che dormiva. Per Francesco Visconti, 17 anni, studente di liceo che si affacciava la vita, non c'è stato scampo. Così come per la donna, che ha rivolto l'arma contro di sé. 

E' sotto choc l'Argentario per la tragedia. Sarebbero stati dei vicini a udire gli spari. Poi l'intervento dei carabinieri e del 118. La scena è stata straziante. Per il giovane i medici hanno tentato il trasferimento in elicottero all'ospedale Le Scotte di Siena, ma non c'è stato niente da fare. Le ferite provocate dal colpo di pistola erano troppo gravi. La donna, per la quale non c'era più niente da fare, era a terra, vicino al letto del figlio, a sua volta trovato senza vita con un colpo alla nuca. La pistola usata è una Heckler and Koch calibro 9.

Una comunità, quella di Porto Santo Stefano, in cui tutti si conoscono. E tutti conoscevano Loredana Busonero, fino alla sera di mercoledì 26 luglio regolarmente in servizio. "Ci ho parlato ieri sera per motivi di lavoro - dice il sindaco Arturo Cerulli - Era tranquilla come sempre, sono sconvolto". 

Fuori dalla villa il mare è blu, a perdita d'occhio. I traghetti fanno la spola con l'isola del Giglio e portano i turisti nelle calette tipiche. Tutto sembra scorrere come sempre ma il paese è attraversato dal dolore. In mattinata arriva il magistrato, Maria Navarro, che ha svolto un sopralluogo nella villa dove Loredana Busonero abitava con il figlio. Si tenta di capire su quali basi la donna abbia agito, cosa abbia fatto scattare un raptus che è davvero senza motivo. Loredana Busonero era entrata nella Polizia Municipale nel 1993. 

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l corpo di polizia municipale di Monte Argentario nel 1993. Nel 1997, quando già era comandante, aveva sposato l'allora sindaco della cittadina ed ex vicepresidente della Provincia di Grosseto, l'avvocato Marco Visconti, scomparso per una malattia nel 2015. 

Secondo quanti conoscevano la donna, il gesto di questa mattina non può essere spiegato con il dolore, seppur grande, per la scomparsa del marito. In passato Busonero era stata a processo per una duplice accusa di abuso di ufficio per una vicenda di concessioni demaniali, ma era stata prosciolta in entrambi i procedimenti.

Secondo il sindaco Cerulli, "Loredana era una persona tranquilla, impegnata nel suo lavoro e dedita al suo figlio adorato", quello che "ogni genitore vorrebbe avere"; "non so cosa possa essere successo nella sua testa". Ed è grande il dolore della famiglia ma anche dei tanti amici del figlio Francesco. Il ragazzo era prossimo ai diciotto anni. Li avrebbe compiuti il 2 agosto, sembra già stesse pensando alla festa. Una vita, quella di Loredana Busonero, segnata dal lutto anche per la morte del padre, che si era tolto la vita alcuni anni fa. Ma proprio la vita era ripresa tranquilla e sembra non ci sia stato alcun segnale. 

Intorno alle 14.30 i corpi di madre e figlio sono stati trasferiti all'ospedale di Orbetello. Il pm ha disposto le autopsie, mentre il nucleo scientifico dei carabinieri e il nucleo investigativo hanno svolto tutte le indagini del caso. Per cercare di dare un perché a una tragedia che segna il paese in piena estate.