Lavoro, in aumento le assunzioni degli apprendisti

Confartigianato chiede al Governo di sostenere questo istituto per aiutare le micro e piccole imprese

Giovani artigiani al lavoro

Giovani artigiani al lavoro

Grosseto, 21 settembre 2017 - Lavoro? Da apprendista è meglio. Confartigianato imprese Grosseto rileva che in Maremma le assunzioni di apprendisti sono in crescita. Non si tratta di grandi numeri, ma di un trend positivo che fa ben sperare il mondo dell’artigianato locale. Trend che secondo il segretario generale dell’associazione di categoria, Mauro Ciani, «andrebbe sostenuto a livello governativo con misure che promuovano, appunto, l’apprendistato, almeno nelle micro e piccole imprese artigiane». «Anziché spendere soldi per iniziative spesso sterili – aggiunge Ciani – puntare sull’istituto dell’apprendistato aiuterebbe anche ad aggredire il preoccupante fenomeno della disoccupazione giovanile».

Secondo le elaborazioni del Centro impiego di Confartigianato imprese Grosseto, nel 2016 sono stati assunti 1391 apprendisti in tutta la provincia; 311 in più rispetto al 2015. Questo perché le imprese artigiane, in larga parte denotate da una dimensione estremamente ridotta (due o tre addetti), hanno sempre più bisogno di figure giovani disposte a «imparare» un mestiere che in alcuni casi gli possa essere lasciato anche in «eredità». La morsa della crisi economica, infatti, non consente assunzioni dirette di professionisti già formati, che peraltro per alcune mansioni (tipo nel settore dell’autotrasporto) neanche si trovano sul mercato. Si aprono dunque spazi per un apprendistato con caratteristiche diverse dal passato. Oggi questo istituto si apre all’innovazione, svolgendo un potente ruolo formativo capace di plasmare lavoratori in grado di interfecciarsi, anche in maniera autonoma, con la cosiddetta «Industria 4.0».

In questo quadro, considerando anche la tipologia della maggior parte delle aziende in attività in provincia, l’artigianato fa la parte del leone. Al primo posto ci sono le professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi (857 assunzioni di apprendisti nel 2016, contro le 658 dell’anno precedente), poi gli artigiani, gli operai specializzati e gli agricoltori (236, erano 187 nel 2015); le professioni esecutive nel lavoro d’ufficio (148, erano 121); le professioni non qualificate (68, erano 56); le professioni tecniche (39, erano 29); i conduttori di impianti; gli operai di macchinari fissi e mobili e i conducenti di veicoli (30, erano 23) e, infine, le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (13, erano 6 l’anno precedente).

Una crescita costante, dunque. "E’ una buona notizia che, anche in Maremma, le imprese stiano tornando a cercare e soprattutto ad assumere apprendisti – riprende Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto –: è il segnale che qualcosa si muove nel mondo dell’occupazione giovanile. I datori di lavoro sono a caccia di tecnici che abbiano competenze specifiche e questo favorisce i giovani che hanno appena completato, o stanno completando, la loro formazione. Qualificazione dev’essere la parola d’ordine: avere competenze paga. Bisogna ripartire dall’apprendistato per offrire risposte efficaci alle imprese e per preparare i giovani a entrare in un mercato del lavoro che richiede competenze tecniche evolute, imposte dalla rivoluzione digitale".