Maxi incendio, il racconto dei testimoni: "Il cielo si è oscurato"

Le testimonianze dei presenti. Un turista svizzero: ‘Una catastrofe’

L'incendio di Castiglione della Pescaia

L'incendio di Castiglione della Pescaia

Castiglione della pescaia (Grosseto), 5 luglio 2017 - "Una catastrofe". In un italiano un po’ stentato, un turista svizzero che in costume da bagno assiste alle operazioni di spegnimento del vasto incendio di ieri a Castiglione della Pescaia (155 gli ettari di bosco e macchia mediterranea avvolti dalle fiamme) offre la misura della tristezza dello "spettacolo" che nel pomeriggio di martedì ha tenuto in apprensione migliaia di castiglionesi e di turisti. "È una catastrofe, come si può definire diversamente uno scempio così ignobile a una terra così bella?" aggiunge rivolgendosi al cronista.

"Era più o meno l’ora di pranzo – racconta invece Luciano, turista di Montecatini ospite in un camping di Casa Mora – quando abbiamo iniziato a sentire una forte puzza di bruciato. Siamo usciti e in pratica abbiamo visto tutta la collina in fiamme. Paura? No, qui è tutto tranquillo. Questo è il secondo incendio che ‘vedo da vicino’. Il primo è stato sabato scorso. Il tempo di arrivare e di sistemarmi in spiaggia che un po’ più avanti a noi è divampato un rogo. Ma nonostante tutto qui c’è la massima sicurezza. Tanto è vero che ho intenzione di godermi il mare e la vacanza fino alla fine. Io al piromane o ai piromani, se di questo si tratta, di certo non la do vinta".

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Un altro signore di Bergamo, anche lui con il solo costume da bagno indosso guarda fisso la cima della collina dove fino a pochi minuti prima "le fiamme – dice – si vedevano altissime". "E’ stato il forte odore di fumo a farci preoccupare all’inizio – racconta – Era così intenso che sembrava stesse bruciando qualcosa molto vicino a noi. Siamo usciti fuori dal camping e fortuntamente ci siamo accorti che le fiamme erano lontane anche se si vedevano bene a occhio nudo. Era il vento che a tratti spingeva le colonne di fumo verso il mare. Paura no, non ne ho avuta. Tanto dispiacere sì, perché vedere un ambiente così bello in fiamme è davvero un colpo al cuore".

Tommaso Brocci, di Siena, era appena arrivato a Castiglione quando si è imbattuto nei posti di blocco organizzati per proteggere dai roghi le migliaia di persone presenti in paese in questo periodo. Doveva raggiungere la sua famiglia in una delle struttre più vicine al fronte dell’incendio. "Ho genitori e figlie qui – dice – Sinceramente sono un po’ preoccupato. Mi domando come mai – aggiunge – non si riescano a prendere gli autori di simili gesti. Sono anni che in questa zona si lotta con questo fenomeno. Personalmente sono convinto si tratti di incendi dolosi. Qualcuno appicca appositamente gli incendi. Ma perché non lo prendono? Cosa fanno le forze dell’ordine?".

Tommaso Vitale, invece, stava pranzando a casa, a poche decine di metri dal mare, quando ha visto letteralmente "oscurarsi il sole". "Sì – conferma Vitale – a un tratto è come se si fosse annuvolato, ma le nuovole non c’erano. Sono uscito per capire cosa stesse accadendo e in pratica ho visto la collina dietro casa mia avvolta dalle fiamme. Non mi sono preoccupato più di tanto, ma mi sono messo a seguire gli sviluppi dell’incendio. Per fortuna pompieri e volontari e tutti coloro che sono impegnati stanno facendo un ottimo lavoro".