Iene Maremmane, sequestro a casa Mancineschi

La polizia postale è intervenuta in seguito alla querela presentata dal presidente del Porto della Maremma per la vicenda del presunto sversamento di petrolio a Marina

Le operazioni di dragaggio (Foto Aprili)

Le operazioni di dragaggio (Foto Aprili)

Grosseto, 5 luglio 2016 - Sequestro a casa delle Iene Maremmane. In realtà solo a casa di Lorenzo Mancineschi, l’ultimo dei tre aspiranti giornalisti televisivi che avevano messo in piedi il progetto di un format televisivo ispirato al popolare programma di Mediaset. La polizia postale ha prelevato  materiale elettronico e due automobili. Un'operazione scaturita in seguito al cumulo di querele ricevute da Mancineschi per i suoi reportage di denuncia principalmente pubblicati su Facebook. 

Sono stati prelevati computer, tablet, telefoni e le due auto di famiglia . Il sequestro è stato disposto  dalla Procura della Repubblica e firmato dal sostituto procuratore Arianna Ciavattini. Una decisione scaturita dalla querela di Luciano Serra promossa agli inizi di giugno. Il presidente del Porto della Maremma, infatti, aveva denunciato Le Iene Maremmane per calunnia e diffamazione a seguito del video di fine aprile, nel quale Mancineschi parlava di disastro ambientale e sversamento di petrolio dal canale San Rocco al litorale nord di Marina di Grosseto.

Una bufala subito smentita dal porto e dall’Arpat con le analisi. Successivamente sono seguite le azioni legali , che avevano scoraggiato a proseguire nell’attività l ’altr o collaboratore di Mancineschi, il quale si era immediatamente defilato . Mancineschi invece aveva continuato nella sua attivi tà.