Continua la migrazione degli Ibis eremita, ma stavolta... in auto

Il viaggio degli uccelli era iniziato a metà agosto dalla Germania con destinazione Orbetello

Effusioni tra Ibis eremita

Effusioni tra Ibis eremita

Grosseto, 7 settembre 2017 - Ultimo tratto in auto per gli ibis eremita coinvolti nella quarta Migrazione guidata dall'uomo - partita dalla Germania a metà agosto con destinazione Orbetello - nell'ambito del progetto europeo LIFE+ «Reason for hope» 2014-2019, per la reintroduzione in natura dell'ibis eremita, scomparsi dall'Europa alla fine del Seicento.

Ieri pomeriggio, spiega il Parco Natura Viva di Bussolengo (Verona) che è unico partner italiano del progetto, lo stormo di uomini e uccelli non è potuto arrivare fino ad Orbetello a causa del vento forte ed è atterrato a est di Grosseto. Da lì, 30 chilometri prima dell'obiettivo, gli ibis eremita sono stati condotti all'oasi di svernamento in automobile. La missione delle due mamme adottive Anne e Corinna per quest'anno è compiuta e gli esemplari giunti fino in Toscana dovranno riprendere la rotta verso nord in primavera, autonomamente.

Il loro compito d'ora in poi, sarà quello di insegnarla ai pulcini che verranno. «Più di mille chilometri in volo in 23 giorni e per molte caratteristiche, questa è stata la migrazione più ardita del progetto», commenta Cesare Avesani Zaborra, direttore scientifico del Parco Natura Viva. «Un gruppo unico di 31 uccelli, due ultraleggeri a motore e due mamme adottive: lo stormo più impegnativo delle ultime 4 migrazioni, un successo dovuto anche al particolare affiatamento tra gli esemplari, che si sono dimostrati sempre molto uniti. Ora le mamme adottive rimarranno con gli ibis qualche settimana, in modo che possano ambientarsi nel sito di svernamento e poi gli ibis eremita potranno cavarsela da soli», conclude Avesani Zaborra.