“Il Giardino dell'archeologia” in centro storico: 20 reperti per un angolo di storia

Nascerà nell'area verde vicina alla chiesa di San Francesco

L'assessore alla Cultura Agresti con la Soprintendenza

L'assessore alla Cultura Agresti con la Soprintendenza

Grosseto, 15 luglio 2017 - Il centro storico di Grosseto sarà presto impreziosito dal suo primo Giardino dell'archeologia. Il progetto, promosso dall'amministrazione comunale insieme alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, prenderà forma nell'area verde vicina alla chiesa di San Francesco, dove saranno posizionati alcuni reperti archeologici che attualmente si trovano in zone diverse della città. Prima della loro ricollocazione i reperti saranno oggetto di un importante intervento di pulizia e restauro, cui seguirà la sistemazione nel giardino pubblico, tra via Saffi e via Ginori. L'obiettivo è quello di valorizzare un angolo suggestivo del capoluogo, dando una collocazione definitiva e sicura ai molti reperti lapidei attualmente sparsi nel capoluogo.

“Il giardino dell'archeologia sarà un angolo di particolare attrazione all’interno del centro storico per fermarsi in un momento di relax e per assistere a spettacoli, recital, concerti e altre iniziative che il Comune intenderà promuovere – spiega il vice sindaco e assessore alla Cultura e al Turismo, Luca Agresti -. D'altro canto la presenza dei reperti che testimoniano la storia antica di Grosseto sono un valore aggiunto che vogliamo promuovere e valorizzare al meglio. Il potenziale di questa area, così riqualificata, rappresenterà un valore aggiunto per l'offerta culturale e di conseguenza turistica per il capoluogo e il territorio”. Il progetto nasce con la collaborazione della Soprintendenza che da tempo aveva sottolineato la necessità di interventi per la tutela dei reperti disposti lungo la cosiddetta passeggiata archeologica e dislocati in altri luoghi della città, alcuni dei quali, tra le altre cose, erano stati fatti oggetto di vandalismo. Sono 27 i reperti che saranno oggetto di una riqualificazione mirata; la maggior parte di questi, per l'esattezza 20, saranno ricollocati nel Giardino dell'archeologia: in un unicum ideale con il Museo archeologico.

Il nucleo più numeroso dei reperti proviene dagli scavi del 1833 per la costruzione di Casa Passerini in località Roselle terme; in particolare colonne, basi di colonne e capitelli. Resteranno tuttavia nella loro collocazione attuale per il valore tradizionale e simbolico la Colonna dei Bandi fra piazza Duomo e piazza Dante e una parte dei reperti inseriti nel monumento ai caduti di Nassiriya e in piazza Volturno. Il Comune, utilizzando le competenze del Museo archeologico ha messo in atto un bando di gara per il restauro dei manufatti che sono stati presi in carico proprio in questi giorni dalla Cooperativa Atlante, che nell’occasione, farà anche un’opera di manutenzione sulla statua di Canapone e sul busto di Ettore Socci. L’operazione, per la quale è stata prevista una spesa di circa 30mila euro, ha comunque coinvolto anche il personale dell’ufficio grossetano della Soprintendenza e di alcuni uffici comunali tra i quali anche il settore delle Manutenzioni che si occuperà della collocazione definitiva dei pezzi nel Giardino.