Gerfalco, il paese rinascerà grazie ai suoi abitanti

E' il progetto “La Bandita” portato avanti sotto la guida di Confcooperative

Alcune persone al lavoro nella campagna di Gerfalco

Alcune persone al lavoro nella campagna di Gerfalco

Grosseto, 10 ottobre 2017 - Un centinaio di adulti e una decina di bambini. Questa è Gerfalco, frazione di Montieri, un borgo al confine tra le province di Siena e Grosseto. Qui una famiglia ha deciso di trasferirsi e di dar vita, sotto la guida di Confcooperative Toscana, a una cooperativa di comunità, "La Bandita", insieme ai ragazzi che vivono in un "eco villaggio" della zona. Un moto di resistenza contro lo spopolamento inevitabile dei piccoli borghi, soprattutto montani. Questo devono aver pensato quando hanno scelto di iniziare insieme questa vera e propria avventura nell’azienda agricola biologica. “Una partenza costellata da non poche difficoltà – dichiara Cristiano Bindi, uno dei promotori - la comunità sulle prime era scettica, poi pian piano il numero degli aderenti è cresciuto. Vogliamo fermare il declino che inesorabilmente sarebbe arrivato per questo piccolo borgo e abbiamo scelto di farlo partendo da quello che di bello c’è già: le persone, gli olivi e le castagne”.

Una cooperativa agricola particolare quella che sta per nascere, perché tra i suoi obiettivi c’è la salvaguardia del territorio prima ancora del profitto, il rafforzamento della rete di collaborazioni e di scambio che coinvolge tutta l’area, la valorizzazione delle risorse locali, la creazione di attività ricettive turistiche. Obiettivi a lungo termine per un progetto che sta prendendo corpo grazie all’impegno di un gruppo di abitanti.

“La tutela del territorio è la nostra priorità, - aggiunge Cristiano - per questo lanciamo la sfida “zero emissioni di CO2”. Vogliamo creare lavoro e opportunità per i giovani”. L'idea si è fatta strada lo scorso anno e oggi, con il sostegno di Confcooperative Toscana, soprattutto per la parte burocratica e fiscale, il gruppo di abitanti sta concretizzando il progetto.Il prossimo passo sarà quello di prendere, in comodato d'uso, un castagneto e un'oliveta. “Poi ci occuperemo della gestione di un seccatotio per le castagne – conclude Cristiano -. Abbiamo in progetto di organizzare alcuni workshop in ambito ambientale, ecologico, permaculturale. Vogliamo coinvolgere le scuole e diventare polo attrattivo per il turismo slow”. “Le cooperative di comunità mettono al centro le relazioni tra le persone – commenta Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana - e da qui si riparte per dare una nuova possibilità ai piccoli centri, contro l’abbandono e lo spopolamento. Confcooperative investe molto su queste realtà, supportando le persone in tutto il percorso: dall’idea iniziale fino alla realizzazione”. Per approfondire e condividere esperienze e idee, martedì 17 ottobre alle 9, è in programma la Giornata di Formazione sulle Cooperative di Comunità, organizzata dall’Alleanza delle Cooperative Italiane insieme a Legambiente e ad ANCI Toscana, con il Patrocinio della Regione Toscana. L'iniziativa si svolgerà nell'Auditorium di Sant’Apollonia, via San Gallo 25/A Firenze.