Stop ai gazebo in centro storico: ammessi solo ombrelloni e tavolini

L’assessore Rossi: “Una vicenda annosa che dovevamo risolvere: da oggi, più chiarezza per tutti”

L'assessore Fabrizio Rossi

L'assessore Fabrizio Rossi

Grosseto, 22 settembre 2016. I titolari di attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande del centro storico che hanno un gazebo avranno sei mesi di tempo per smontarlo. Niente più gazebo nel centro storico di Grosseto e niente balaustre e frangivento a corredo degli spazi esterni delle attività commerciali. Martedì il consiglio comunale di Grosseto ha approvato la modifica all'articolo 8 bis del Riec (Regolamento igienico edilizio del Comune) “Strutture a servizio delle attività commerciali di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande”.

Una modifica necessaria secondo l'assessore all'urbanistica Fabrizio Rossi, ma contestata nei modi e nei tempi secondo l'opposizione. I gazebo del centro storico dovranno sparire entro il 31 marzo 2017 quindi. Lo ha deciso il consiglio comunale. Finora il Riec prevedeva tre tipologie di strutture: tipo A, ombrelloni e tavolini da esterno con o senza pedana, delimitati o meno da frangivento, balaustre o fioriere; tipo B, gazebo attaccato al locale; tipo C, gazebo non attaccato al locale. Finora per tutte e tre le tipologie si pagava la Tosap a seconda del tipo di struttura esterna. Per la tipologia A non sarà più possibile installare balaustre e frangivento per quelle attività presenti nel centro storico. Per il tipo B e C, nel centro storico non saranno più ammessi i gazebo, e quelli in essere dovranno quindi essere smontati entro il 31 marzo 2017.

Per i gazebo esterni al centro storico invece occorrerà un permesso a costruire ed un titolo che legittima l'atto: o la proprietà dell'area su cui verrà realizzato il gazebo oppure la concessione da parte del Comune se insistenti su aree pubbliche. Chi ha un gazebo in centro quindi, entro la fine di marzo, dovrà smontarlo. Chi vorrà realizzarlo per un locale fuori dalle mura serviranno questi passaggi sopracitati. La Confesercenti Grosseto martedì aveva chiesto un rinvio sulla questione. Cosa richiesta anche dai consiglieri di opposizione Carlicchi, De Martis, Mascagni e Perugini, che hanno chiesto tempo per coinvolgere anche le associazioni di categoria.

“La proposta di delibera è stata partorita tenendo conto le decisioni giurisprudenziali in essere – ha spiegato l'assessore Rossi -, ed i pareri dei tecnici. Il Riec di Grosseto è in contrapposizione con la normativa nazionale, quindi dobbiamo modificarlo. Abbiamo messo il termine del 31 marzo perché chi presenterà d'ora in avanti le pratiche dovrà attenersi alle nuove regole. Andiamo avanti nel rispetto di quei commercianti che voglio lavorare secondo le regole e che hanno diritto di avere chiarezza, ma anche per quei commercianti che in questa situazione rischiano pesantemente la mannaia della Procura”. Una soluzione individuata sia per mettersi in regola con la normativa nazionale ma anche per “stanare” quei commercianti furbetti che finora, anche a causa dell'incertezza normativa, aggiravano i problemi con teloni mobili.