Gara rifiuti, sei indagati per corruzione. Danno per 15 milioni

Per la costruzione e gestione di un impianto nel comune di Grosseto. I provvedimenti sono stati eseguiti nelle province di Grosseto, Siena, Livorno, Pisa e in altre province non toscane

Polizia giudiziaria della ‘stradale’

Polizia giudiziaria della ‘stradale’

Grosseto, 19 settembre 2017 - Turbativa d'asta, corruzione e/o abuso d'ufficio e truffa aggravata. Per questi reati sono state iscritte nel registro degli indagati sei persone.  

La Procura della Repubblica di Grosseto  ha disposto ed eseguito ventiquattro provvedimenti di perquisizione per altrettante sedi di società o privati; nell'ambito di procedimento penale relativo all'affidamento di una gara per la costruzione e gestione dell'impianto "Pump&Treat" nel sito dell'ex discarica "Le Strillaie" nel comune di Grosseto.

I provvedimenti sono stati eseguiti nelle provincia di Grosseto, Siena, Livorno, Pisa , Firenze, Vicenza e Rimini.

L 'attività di indagine, coordinata dalla Procura di Grosseto e svolta dalla Sezioni di Polizia Giudiziaria della Stradale di Grosseto e dalla Polizia Municipale di Grosseto, riguarda i  provvedimenti adottati nel 2013 dall'allora Dirigente del Servizio Ambiente del Comune di Grosseto con i quali veniva prorogata per ulteriori 20 anni la gestione dell 'ex discarica, a favore delle imprese vincitrici della gara di appalto, riunite in un'associazione temporanea (A.T.I.).

Nel corso delle investigazioni svolte fino a ora è stata acquisita documentazione presso gli enti interessati e presso l'Agenzia delle Entrate. Sono stati selezionati tutti i progetti relativi alla costruzione dell'impianto siglati da un professionista che risulta  direttore di altro sito di discarica presente in Provincia. L'attività di perquisizione ha riguardato sia il sito de "Le Strillaie", sia quello di Cannicci, dove operano imprese riferibili alle persone indagate. Per quanto riguarda il reato  di truffa aggravata - sottolinea il Procuratore della Repubblica Raffaella Capasso - il danno patrimoniale per l'ente comunale sarebbe da quantificare in un importo non inferiore a 15 milioni.