Maturità, gli studenti maremmani superano lo scritto più insidioso, ora gli orali

All’uscita dall’aula la maggior parte dei ragazzi si dice soddisfatta

La maturità 2017

La maturità 2017

Grosseto, 26 giugno 2017 - E con questa ultima prova, gli scritti di maturità sono ufficialmente conclusi: non restano altro che gli orali per avere il verdetto finale. A differenza delle altre due, la terza prova non è preparata dal Miur: non ha, quindi, la stessa durata per tutti, non prevede le stesse domande o materie.

Gli studenti hanno dalle due alle tre ore per rispondere a una trentina di domande a risposta multipla e qualcuna a risposta aperta, su il programma annuale delle materie scelte: questo, è uno dei motivi per cui preoccupa molti studenti. La terza prove è in pole position tra gli scritti che preoccupano di più ma che, alla fine, si rivelano meno terrificanti delle aspettative. Alla Cittadella dello studente, gli alunni sono usciti dalle classi alle 10.30, dopo due ore di compito: questi, erano i reduci dal primo turno di esame.

Come sarà andata questa terza prova? «E’ andata abbastanza bene, l’ho trovata difficile il giusto, ero tranquillo. Sono agitato per l’orale, adesso». Lo afferma con sicurezza Edoardo Colussi, studente dell’agrario a indirizzo gestione ambiente e territorio, sollevato e contento di aver, finalmente, concluso gli scritti di maturità. Gli fa eco Lorenzo Fidazzi, dello stesso indirizzo: «Sinceramente, penso di averlo fatto bene – commenta –. Gli argomenti li sapevo, ero tranquillo. Ho gestito bene il tempo, ho finito anche prima. Penso di averlo fatto meglio della seconda prova. Sono stato agitato la sera prima della prima prova, ma poi ho pensato che la maturità è una volta sola nella vita e va presa senza ansia».

Anche l’amico, Iyyad Mohssine, guarda con positività la prova, appena passata, e così la racconta: «E’ andata abbastanza bene, ho finito dieci minuti prima del tempo. Ero teso all’inizio, ma è andata meglio delle altre prove. La prima aveva delle tracce poco attinenti al mio indirizzo, ho pensato di essere andato fuori tema alla seconda prova, questa no, questa è andata bene». Nel piazzale accanto, all’uscita dal magistrale, i ragazzi stanno ancora scaricando la tensione: per alcune classi, la prova era tutt’altro che facile, soprattutto per le classi del liceo linguistico.

Una delle ragazze, Sofia Filippeschi, lo mette in evidenza: «Io non ero preoccupata per la terza prova – spiega –. Però, quando ho visto il compito ci sono rimasta male, era molto difficile. Alla fine dei conti, ho risposto a tutto, in che modo, non lo so. Tra le materie, fisica era molto complicata». Ferdinando Di Monaco, che è della stessa classe, lo conferma: «Fisica l’ho praticamente inventata – commenta senza timore –, spagnolo è andato bene, arte pure. Confesso che ero un po’ agitato: stamani, alle 7, sono addirittura andato al bar a ripassare!». Non era semplice nemmeno il compito degli studenti del liceo delle scienze umane, a quanto sembra dal racconto di Lorenzo Tassoni che, come gli altri, sta scaricando la tensione: «Inglese non so come sia andato – spiega –. Non era facile come compito, anche se per gli altri lo era. Penso che matematica e fisica siano andate bene. Su scienze, non commento».

Altro discorso, per il liceo delle scienze sociali a indirizzo economico-sociale, dove ha studiato Clizia Lanfranchi, che non fa accenno alla difficoltà del compito. «Penso che sia andata abbastanza bene – commenta –, avevamo 4 materie, ho risposto a tutto, ero preoccupata per storia, ma poi ho fatto tutto».