Ruba soldi dai distributori d'acqua: licenziato dipendente comunale

Ammanco di 10mila euro, ma l'uomo ha impugnato il licenziamento

Una casetta dell'acqua a Grosseto

Una casetta dell'acqua a Grosseto

Grosseto, 27 febbraio 2017. Un ammanco di migliaia di euro. In totale circa 10mila. Denaro pubblico che sarebbe dovuto entrare nelle casse comunali ma che per mesi è entrato indebitamente nel portafoglio di un dipendente comunale. Soldi portati via di volta in volta dalle casseforti delle casette dell'acqua sparse per Grosseto, da chi aveva le chiavi per entrarvi e controllare. Quelle strutture che l'Ente gestisce assieme ad Acquedotto del Fiora e dove è possibile prendere l'acqua naturale o gassate (che costa 5 centesimi/1,5 litri). A compiere ciò era, da alcuni mesi, un dipendente del Comune di Grosseto che, una volta scoperto, è stato licenziato.

L'uomo, che a breve sarebbe andato in pensione, da mesi aveva messo in piedi un “piano” per arraffare il denaro raccolto nelle casette dell'acqua sperando che nessuno se ne accorgesse. Il fatto è che l'uomo, col tempo, si è fatto prendere la mano, con i “prelievi” - non di acqua ma di denaro - sempre più frequenti e sostanziosi per non destare nell'occhio. All'ufficio Economato infatti, a forza di mancanze di denaro, sono iniziati a partire i sospetti e le segnalazioni. I dipendenti dell'Amministrazione comunale si sono accorti che mancava denaro, ed allora hanno deciso di installare delle videocamere nascoste per capire chi era il ladro.

Una volta visto il video però non hanno voluto credere ai propri occhi. A rubare era infatti un “collega”. L'uomo, un sessantenne di Grosseto in forza al settore manutenzioni da anni, da tempo aveva escogitato questo stratagemma per arrotondare il proprio stipendio. L'uomo, avendo a disposizione le chiavi delle casette dell'acqua, entrava e usciva dai locali come se nulla fosse. Una volta dentro agiva, concentrandosi sulle casseforti e svuotandole. Sacchetti di spiccioli portati via per mesi, finché qualcuno non ha deciso di intervenire. L'uomo infatti agiva da tempo.

Da diversi mesi, eppure nessuno aveva mai mosso un dito nei suoi confronti. Con la nuova amministrazione comunale però l'aria è cambiata, col Comune di Grosseto che ha deciso di tutelarsi, evitando di far finta che quegli ammanchi non ci fossero. Prese in considerazione le segnalazioni delle mancanze di denaro infatti, è stato deciso di mettere delle videocamere nascoste in varie casette dell'acqua per scoprire chi fosse il “furbetto”. Una volta individuato, è scattato l'iter per il licenziamento. Il video dell'uomo intento a rubare è stato consegnato alla Procura della Repubblica, e al dipendente comunale è stata consegnata la lettera di licenziamento. L'uomo ha impugnato il licenziamento al giudice del lavoro.