Da Palmira a Roselle: venti migranti si prenderanno cura del sito archeologico

Venerdì si firma la convenzione tra Prefettura, Soprintendenza archeologica e tre cooperative che assistono i richiedenti asilo

Anfiteatro Roselle

Anfiteatro Roselle

Grosseto, 14 settembre 2017 - Da Palmira a...Roselle. Una ventina di richiedenti asilo tra le centinaia assistite dalle cooperative grossetane del programma di assistenza ai migranti saranno presto impiegati nell’area archeologica di Roselle come addetti alle manutenzioni. Si tratta di una iniziativa promossa dalla Prefettura di Grosseto in collaborazione con la Soprintendenza archeologica delle province di Siena, Arezzo e Grosseto. Domani alle 12, nella sede della prefettura, sarà firmata una specifica convenzione sottoscritta anche dai responsabili delle tre cooperative di accoglienza interessate al progetto: Auxilium Vitae, Società Solidarietà è crescita e Uscita di Sicurezza. I migranti coinvolti nell’iniziativa saranno selezionati anzitutto su base volontaria e presteranno ‘servizio’ in maniera gratuita. Saranno le tre cooperative a individuare, tra i loro ospiti, coloro che se la sentono di intraprendere questo percorso che non è soltanto occupazionale, ma anche formativo. Già, perché ai richiedenti asilo che saranno impegnati nell’area archeologica di Roselle sarà in primo luogo offerto un corso di formazione. I giovani ospiti dovranno apprendere i primi erudimenti della civiltà etrusca la cui presenza ha contraddistinto l’area di Roselle.

Successivamente dovranno frequentare vere e proprie lezioni di archeologia, tenute da esperti archeologi che proveranno a insegnare ai ragazzi ospiti le tecniche di scavo e di recupero e di conservazione dei reperti, con particolare riguardo per i mosaici. L’idea, infatti, è quella di fonire a questi ragazzi basi tecnico–operative per consentire loro di poter agire in maniera corretta qualora, operando nell’area archeologica, dovessero imbattersi o in qualche ritrovamento occasionale o in un accidentale danneggiamento delle opere già conservate.

«L’impiego di cittadini stranieri richiedenti asilo, su base esclusivamente volontaria, in attività gratuite di utilità sociale – scrive in una nota la Prefettura – rappresenta da tempo una consolidata e collaudata best practice di azioni intraprese a livello territoriale su impulso dei prefetti, nella qualità di autorità titolari del sistema di governance complessiva del servizio di accoglienza ed assistenza dei cittadini stranieri richiedenti asilo in ambito provinciale. In questo  solco, a livello territoriale si è inteso individuare, all’interno del ricco patrimonio archeologico grossetano, il sito etrusco-romano di Roselle, ubicato nel territorio comunale di Grosseto, simbolo identitario forte e riconoscibile della comunità grossetana, quale luogo di svolgimento delle attività di utilità sociale da parte dei richiedenti asilo, che saranno pertanto caratterizzate da qualificati compiti di valorizzazione e cura dei diversi complessi monumentali presenti nel sito (interventi di cura e manutenzione aree, supporto al personale professionale incaricato di interventi di manutenzione, scavo e restauro, collaborazione con il personale preposto per attività di accoglienza, orientamento e informazione ai visitatori del sito)».