Sanità: cambia il Cup telefonico, risponde società pugliese

Trecentomila euro all’anno e l’Asl ‘sposa’ la linea Estar

RIVOLUZIONE Presto sarà esternalizzato anche il servizio Cup

RIVOLUZIONE Presto sarà esternalizzato anche il servizio Cup

Grosseto, 19 settembre 2017 - L'Asl sud est cambia la gestione del servizio Cup telefonico di prenotazione esami e visite specialistiche. Ma sarà un cambiamento del quale l’utenza non dovrebbe avere percezione. In teoria per chi è abituato a utilizzare questa modalità per prendere appuntamento con le strutture sanitarie non dovrebbe cambiare nulla. Tutto dovrebbe funzionare come prima. Si tratta di una questione amministrativa, ma soprattutto economica, interna all’azienda sanitaria. La centrale operativa di Grosseto per le prenotazioni telefoniche degli esami e delle visite specialistiche sarà affidata alla società pugliese Sds Srl di Taranto.

Anzi, in realtà bisogna dire che «è affidata», perché l’accordo di collaborazione è efficace da sabato scorso. Il call–center è fisicamente ubicato ad Arcidosso, in alcuni locali messi a disposizione dall’amministrazione di quel Comune. Dalla determina del direttore generale pubblicata all’albo pretorio dell’Asl non è dato sapere quanti e quali operatori vi sono impiegati. Soprattutto non si capisce se è stata applicata una clausola di salvaguardia perché al servizio telefonico di prenotazioni possano essere addette le stesse persone che vi hanno lavorato fino a pochi giorni fa.

Quel che è certo è che si spenderanno un po’ di soldi. L’Asl, infatti, ha inteso aderire all’accordo quadro regionale che la Estar aveva già chiuso con la Sds di Taranto a fine 2015 e che prevede per ogni chiamata di prenotazione (o disdetta) da parte dell’utenza di durata superiore ai 60 secondi l’esborso di 1,15.

Poi, a parte, viene individuato anche l’importo che Asl Toscana Sud Est dovrà pagare per ogni ulteriore chiamata di tipo «Help Ddesk», ovvero richiesta di informazioni di qualsiasi genere: 1,39 euro a chiamata superiore ai 60 secondi. L’adesione all’accordo quadro regionale avviene «a corpo», ovvero stimando un complessivo di 250mila telefonate all’anno per la prenotazione (o la disdetta) di visite o esami specialistici e di ulteriori 7.500 telefonate per il supporto Help Desk. Il cambio di gestione comporta dunque una spesa complessiva intorno ai 300mila euro all’anno, che diventano un totale di 792mila euro e spiccioli se si considera che l’accordo resterà in vigore fino al 31 maggio 2020.

In tutto il 2016, quando cioè non era ancora partito il servizio di prenotazione nelle farmacie pubbliche e private, le telefonate al numero verde per prenotare o disdire un appuntamento in Asl sono state 185mila.