Viaggio nel cuore della Concordia, questa è la cabina di Schettino / RIVEDI LA DIRETTA DELL'AVVIO AI LAVORI / TWEET / SPECIALE

Le foto della devastazione. Tragitto della nave: è guerra con la Francia /La cabina di Schettino:foto LE FOTO DEGLI INTERNI DEL RELITTO /LA DIRETTA TWITTER CON HASHTAG #concordia Prima fase della rimozione avvenuta con successo. / DIRETTA VIDEO / IL RIGALLEGGIAMENTO IN UN VIDEO / DENTRO LA CONCORDIA: ECCO IL RELITTO OGGI / LE LIMITAZIONI CHE INTERESSANO L'ISOLA DURANTE IL RIGALLEGGIAMENTO / NICK SLOANE, IL REGISTA DEL RECUPERO DELLA CONCORDIA /

L'interno della Concordia distrutto: la cabina di Schettino

L'interno della Concordia distrutto: la cabina di Schettino

Isola del Giglio, 17 luglio 2014 - UNA DEVASTAZIONE, eppure queste foto hanno raccontato agli inquirenti mille cose intorno al naufragio della Concordia. Sì, perché quelli che vedete qui accanto sono gli scatti che ritraggono la cabina di Francesco Schettino com’è adesso, devastata dal mare dopo essere rimasta sommersa per un anno e mezzo. La cabina che quella sera ospitava il comandante, la 8501 sul ponte 8 proprio dietro la plancia di comando, era infatti sul lato di dritta, quello finito sott’acqua. Per capire com’era prima, è dunque utile guardare le foto a destra, quelle della cabina 8502 che ospitava sul lato opposto il vice di Schettino, Roberto Bosio. Qui l’acqua non ha mai invaso i locali e dopo il raddrizzamento tutto è rimasto come la notte in cui la nave fu evacuata. Si vede la camera con il letto rifatto e solo una sedia rovesciata a testimoniare del ribaltamento, mentre nella sala che faceva da studio tutto sembra in un ordine innaturale. Dicevamo che la stanza di Schettino ha raccontato molte cose dell’incidente. Perché proprio qui, il giorno dopo il naufragio, i sommozzatori dei carabinieri rinvennero fra le varie cose anche la valigia di Domnica Cemortan. Dentro questa, oltre agli indumenti della ballerina, anche una foto di Schettino con dei delfini sullo sfondo. La prova, insomma, della relazione fra i due, come poi confermò davanti ai giudici la stessa Domnica.

Storie dolorose della Concordia alla vigilia del viaggio che la porterà per sempre via da qui. Già, ma quando succederà esattamente? Ieri il vento forte della notte ha ritardato le operazioni di aggancio degli ultimi cassoni, ma tutto ciò non dovrebbe lo stesso far slittare la partenza della nave prevista per lunedì prossimo. «Abbiamo avuto qualche difficoltà con le catene ma siamo ampiamente nella finestra temporale di 5-7 giorni», ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Se siano stati davvero piccoli inconvenienti o se si sia trattato di qualcosa di più serio, lo si saprà meglio oggi, quando dovrebbe iniziare il vero e proprio rigalleggiamento.

INTANTO sempre ieri si è scatenata una piccola guerra diplomatica con la Francia. Il ministro dell’ambiente Segolene Royal, dopo essersi lamentata per le approssimazioni intorno alla rotta che terrà la nave nel tragitto fino a Genova («Circolano informazioni sul passaggio al largo di Capo Corsica e auspico avere informazioni esatte, questa incertezza è inaccettabile») ha infatti chiesto al suo omologo italiano Galletti una prova scritta sul completo pompaggio degli idrocarburi dal relitto. «Fin quando queste non mi saranno comunicate — ha scritto la Royal — autorizzare la partenza della Concordia non mi pare pensabile». E tanto per far capire la posizione, la stessa ha fatto sapere che anche una nave francese, la «Jason», accompagnerà il relitto nel suo viaggio. La processione della Concordia si affolla ancora di più.