Chiude la centrale unica del 118, botta e risposta tra Nursing-up e Asl

Le due diverse versioni dell'accorpamento a Siena della sala operativa di Grosseto

La sala operativa del 118 di Grosseto

La sala operativa del 118 di Grosseto

Grosseto, 21 ottobre - Botta e risposta tra il sindacato Nursing-up e l'azienda sanitaria Sud-Est sul futuro della centrale operativa del 118. Il sindacato degli infermieri ha acceso i riflettori sulla soppressione della sala di Grosseto a favore della centrale unica Siena-Grosseto che avrà sede, appunto, a Siena. "Pezzo dopo pezzo stanno smantellando la sanità nel nostro territorio" dicevano ieri Marco Marocco e Massimiliano Polucci del Nursing-up. "Come mai inizialmente avremmo dovuto avere un’unica centrale operativa 118 per tutta l’Asl Toscana Sud-Est basata solo su Siena e adesso, invece, scopriamo che Arezzo manterrà la sua mentre Grosseto, al contrario, la perderà?" si domandava Marocco.

Che poi riprendeva: " La politica grossetana sembra essere più debole di quella degli altri territori – aggiunge – Ma sfuggono le criticità che una simile decisione comporta. Già dal prossimo dicembre gli operatori grossetani dovranno raggiungere la sede di Siena per quello che formalmente dovrebbe essere un affiancamento, ma che in pratica sarà un vero e proprio trasferimento visto che Asl non ha nemmeno elaborato il bando per l’assunzione del nuovo personale da aggiungere all’attuale organico di sala operativa. Al di là di questo aspetto, non secondario – aggiunge Marocco – il vero problema è che l’azienda sanitaria confonde una centrale operativa 118 per un call center. Affermare che ‘a una chiamata al 118 da Grosseto si può rispondere anche da Milano’ è profondamente sbagliato perché il nostro territorio, oltre a essere molto vasto, è geomorfologicamente molto eterogeneo: montagna, mare, pianura attraversata da corsi d’acqua importanti. Non è detto che attivare l’ambulanza chilometricamente più vicina significhi assicurare il soccorso più tempestivo. Il 15% delle chiamate 118 di Grosseto arrivano da località che spesso neanche compaiono nei sistemi Gps. Se poi, oltre alla chiusura della sala operativa 118 di Grosseto, un domani l’azienda dovesse ridurre anche le postazioni (oggi sono 15 in tutta la provincia, ndr) allora il disastro sarebbe completo. Dal primo gennaio niente più sala operativa 118 a Grosseto, ma anche riduzione delle zone sanitarie e riduzione delle società della salute. Stanno smantellando tutto".

La risposta dell'azienda sanitaria Toscana Sud-Est non si è fatta attendere. In una nota stampa diffusa oggi si dice che: “Il nostro obiettivo sono i cittadini, la qualità dei servizi e dell’assistenza. In particolare per l’emergenza territoriale, in una provincia vasta, poco densamente popolata e con difficoltà di collegamento tra Grosseto e le aree periferiche". "Così come abbiamo a cuore il benessere lavorativo e la valorizzazione della professionalità dei nostri dipendenti - aggiunge l'Asl - È agli uni e agli altri che ci rivolgiamo per stemperare i timori sulla qualità dell’assistenza, smentire gli allarmi sulla riduzione dei servizi del 118 e le preoccupazioni sul futuro lavorativo”.

La Direzione Aziendale della Asl Toscana sud est rimanda al mittente le accuse di smantellamento dei servizi, rispetto alla riorganizzazione delle centrali del 118, prevista dalla Regione Toscana, con la delibera 544/2014.

“Intanto – precisa il direttore generale, Enrico Desideri, insieme al direttore del Dipartimento di Emergenza-urgenza, Massimo Mandò, e al direttore del Dipartimento delle Professioni infermieristiche, Lorenzo Baragatti – l’affiancamento del personale della centrale di Grosseto a quello di Siena, non andrà oltre i 6 mesi complessivi ed è già stato oggetto di contrattazione con le rappresentanze sindacali. Peraltro, la presenza degli infermieri di Grosseto che, naturalmente ben conoscono il proprio territorio di riferimento, rappresenta una garanzia per i cittadini grossetani nella prima fase di vita della centrale unica. In secondo luogo, le PET (Postazioni di Emergenza Territoriale del 118, ndr) della provincia di Grosseto non solo resteranno le attuali 15, ma verranno anche potenziate proprio grazie alle professionalità infermieristiche, con personale addestrato alle procedure di rianimazione cardiopolmonare e di defibrillazione, con nuova dotazione di mezzi. La rete delle PET e delle elisuperfici saranno collegate in maniera sempre più rapida ed efficace con ospedali provinciali e regionali”. Per quanto invece riguarda il personale, la delibera regionale 544/2014 indica la dotazione per ciascuna delle centrali 118, a seconda della tipologia e del numero di utenza. A Siena, sono previsti 3 infermieri, 2 volontari e 1 medico per ciascun turno. “A questo proposito – concludono – sono già state avviate le procedure per l’assunzione di nuovo personale, considerando comunque i tempi di espletamento dell’iter burocratico e i tempi di formazione professionale, prima dell’ingresso in servizio”.