«Questa autostrada è incompatibile con lo sviluppo del nostro territorio»

Il Comune di Orbetello invia il proprio parere tecnico in Regione

Sindaci e tecnici di Grosseto, Orbetello, Capalbio e Magliano

Sindaci e tecnici di Grosseto, Orbetello, Capalbio e Magliano

Grosseto, 11 gennaio 2017 - VENTICINQUE pagine di bollini rossi. In sintesi, è questo il documento che il Comune di Orbetello ha consegnato alla Regione. Il «parere tecnico» richiesto da Firenze sul progetto dell’autostrada tirrenica presentato da Sat, quindi, è una bocciatura totale. «L’intervento proposto – affermano dal Comune – è in contrapposizione non solo con la pianificazione comunale ma con il più alto concetto di sviluppo sostenibile introdotto dalla Regione». Insomma, questa autostrada è incompatibile con il modello di sviluppo del territorio orbetellano, che viene praticamente tagliato a metà dal passaggio del corridoio tirrenico. Si parte da Fonteblanda, dove la proposta di Sat crea una «lacerazione in due parti del centro abitato con conseguente incremento della percezione della netta divisione della zona produttiva artigianale e commerciale dal centro abitato». Nessuna considerazione sugli «effetti indotti dall’autostrada sul Parco Regionale della Maremma e sull’area contigua» e soprattutto «interruzione dell’Aurelia con conseguente assenza di una viabilità pubblica gratuita a scorrimento veloce». Criticità anche per le Terme dell’Osa, «dal punto di vista paesaggistico a causa dell’introduzione di un viadotto che dista pochi metri dalla previsione della struttura termale».

Si procede verso Albinia con la «compromissione dell’area umida, biotopo e Sito di Importanza Regionale di Campo Regio» e con un ulteriore «elemento di potenziale rischio» per la scelta di posizionare il corpo autostradale «a valle della cassa di espansione». Messe a rischio le opere della bonifica, le numerose aziende agricole, soprattutto quelle di piccole dimensioni che perderanno la minima unità fondiaria per la realizzazione di abitazioni. «Il centro abitato di Albinia sarà intercluso dalla quarta infrastruttura artificiale». Ovvero: a Ovest l’Aurelia, a Nord il sovrappasso per il collegamento dell’Aurelia alla Maremmana, al centro dell’abitato la ferrovia, e a Est la nuova autostrada realizzata su viadotto e terrapieno. Albinia sarà praticamente ingabbiata e ogni ipotesi di sviluppo futuro compromesso. Questo oltre ai rischi idraulici della zona di Guinzone già tristemente noti. Danni enormi per le attività economiche di Campolungo, oggetto di un piano di recupero comunale per la riqualificazione dell’area, totalmente incompatibile con il passaggio di un’autostrada. Così come la recente riqualificazione di Orbetello Scalo, cui «sarà negato lo sviluppo urbanistico e il completamento dell’abitato», in quanto «le aree di trasformazione saranno in buona parte occupate da area di cantiere o toccate al confine dal muro dell’autostrada che le renderà di fatto inutilizzabili». E pertanto «con riferimento alla richiesta pervenuta dalla Regione, viste le motivazioni sopra elencate, si rileva la difformità totale del progetto definitivo dell’autostrada con gli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistici comunali, e si esprime parere contrario».

Riccardo Bruni