di MATTEO ALFIERI

Grosseto, 17 maggio 2014 - DICONO che è un modus vivendi: vivere a contatto con la natura, grandi e piccoli, uomini e donne. Nudi. Abbracciati a quella natura per cui hanno mutuato anche il nome. Naturisti, appunto. Sono iniziati ad arrivare ieri, al Villaggio Capalbio, nudisti da ogni parte dello Stivale, in un resort che fino a domani sarà l’ombelico del mondo dei naturisti almeno di gran parte d’Europa. «Sold out» fanno sapere dalla reception. Niente sorrisi o sghignazzi, la cosa è seria. Nella campagna maremmana sono arrivati in circa 150 per tagliare il nastro al primo festival naturista in Italia, una grande festa di inizio stagione, un’occasione di incontro e di confronto tra tutti coloro che fanno del naturismo una delle loro ragioni di vita. Una festa per nudisti nemmeno tanto nascosta, visto il battage pubblicitario di questi giorni. I gruppi avranno la possibilità di godersi la libertà che chiedono perché tutto il resort è stato dedicato a loro, o almeno una gran parte di esso. «Vogliamo che diventi un appuntamento annuale — ha iniziato Carlo Alberto Castellani, direttore della rivista Vita Naturista —.Saranno quindi benvenuti al festival tutti coloro che hanno sposato o intendono avvicinarsi a questa filosofia di vita, le singole persone, le associazioni o i gruppi nudo-naturisti che danno forza e vitalità al naturismo italiano. Il Festival è un evento per tutti, per grandi e piccoli, single e famiglie».

Tre giorni dal sapore «adamitico» che avrà anche altre sfaccettature, dal clima conviviale e festoso, momenti da vivere all’insegna della serenità e dell’amicizia. Una specie di work in progress: «Come mai abbiamo scelto Capalbio? Perché si trova al centro dell’Italia e facilmente raggiungibile. Senza dimenticare che si tratta di una location splendida». Poi la polemica: «Abbiamo fatto questo primo passo importante per sensibilizzare gli operatori turistici. Perché noi naturisti abbiamo delle potenzialità infinite. Basta pensare che in Francia, Spagna e Croazia ci sono dei luoghi lasciati proprio ai naturisti, mentre in Italia questo tipo di turismo ancora non è ben capito. La costa Toscana ha una lunga tradizione naturista, ma ancora i gruppi sono troppo ghettizzati».Un segnale, quindi, che parte da Capalbio e avrà molteplici direttrici: quelle di abbattere una volta per tutte il tabù della nudità. «Abbiamo proprio una nostra esigenza di comunicare il nostro stile di vita — prosegue Castellani — che non è necessariamente da considerarsi volgare e da nascondere. Mi dispiace che esistono in Italia soltanto 30 strutture, in Francia sono oltre 150». Il resort sarà diviso in zone: da una parte i prodotti naturali che saranno messi in esposizione, la dimostrazione che lo stile di vita abbraccia una serie di problematiche che non vanno ridotte al solo mostrarsi senza vestiti. «L’obiettivo è proprio questo — prosegue l’organizzatore — noi vogliamo far capire quale è la forza che ci spinge, lo stare a contatto con la natura, quella voglia di stare insieme. Questo ci sembrava il modo migliore di promuovere il naturismo, ovvero far capire che il nostro stile di vita può essere anche un trampolino per una fetta di turismo che è stata dimenticata e che invece potrebbe portare benefici a tutto l’indotto».