Firenze, 12 maggio 2014 -  Concordia, cambiamento di programma per quanto riguarda il montaggio dei cassoni e il possibile rigalleggiamento della nave. Invece di giugno ora si parla del 18-20 luglio.

 

Lo hanno detto  oggi i rappresentanti di Costa Concordia nel corso di un incontro a Firenze con Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio sulla rimozione della nave. rappresentanti di Costa Concordia nel corso di un incontro a Firenze con Maria Sargentini, presidente dell'Osservatorio sulla rimozione della nave. 

 

L'incontro di oggi era stato convocato dopo l'incidente dei giorni scorsi, con l'ondeggiamento del cassone orizzontale. "Avevamo chiesto un approfondimento per la valutazione dell'incidente accaduto, che e' ancora in corso", ha sottolineato Sargentini, e questo richiedera' "una modifica dell'autorizzazioni per il montaggio dei cassoni".

Maria Sargentini ha chiesto - e ottenuto - ai rappresentanti della Costa Concordia una ricognizione utilizzando dei robot per un monitoraggio preciso della situazione dei serbatoi carburante della Costa Concordia, e valutare con cognizione come proseguire l'intervento per garantire la tenuta e l'assenza di sversamento degli idrocarburi residui durante il traino della nave.  L'intervento dovra' garantire operazione durante il traino del relitto. L'integrita' dei serbatoi del carburante, secondo i dati di Costa e del consorzio Titan-Micoperi, e' tale da garantire la tenuta e la Compagnia non riscontrava la necessita' di questo intervento. Intervento che invece, spiega la nota diffusa dalla Regione Toscana, l'Osservatorio ha voluto.    Riguardo allo slittamento delle date per il rigalleggiamento, spiega ancora la nota, l'Osservatorio si e' limitato a prendere atto del nuovo cronoprogramma. All'incontro erano presenti l'ingegner Franco Porcellacchia di Costa e Stefano Girotto del consorzio Titan-Micoperi.

 

Nella riunione e' stato esaminato, per informazione di tutti i componenti dell'organismo, l'incidente del cassone orizzontale S13, in corso di trasferimento a Genova per le indispensabili misure di controllo e ripristino della totale funzionalita' operativa in attesa della rimessa in opera. L'aggiornamento del piano delle acque interne, ha sottolineato Sargentini, era stato invece richiesto anche in vista della scadenza del 20 maggio, data indicata che l'Osservatorio per l'avvio delle operazioni del trattamento. 

 

Per quanto riguarda le acque presenti nei volumi liberi in galleggiamento, stimate tra i 140 e i 159 mila metri cubi, il piano prevede l'aspirazione di circa 4mila metri cubi in due aree specifiche a livello del ponte C, una a prora e una a poppa, che presentano le maggiori concentrazioni inquinanti. Lo scopo di questa operazione, sottolinea Sargentini, sara' di alleggerire tali concentrazioni (in particolare di ftalati e idrocarburi) in vista dell'inevitabile sommovimento e scambio con acque esterne al momento dell'azione di rigalleggiamento, mantenendo il peso necessario all'equilibrio dello scafo.