Grosseto, 4 maggio 2014 - Sembrava una "missione impossibile", ma dopo anni di attesa anche Grosseto, anche la Maremma, avrà il suo mattatoio. E' stato il privato a centrare l’obiettivo. Ad annunciare questa notizia, che modificherà l’assetto della produzione zootecnica della Maremma, è lo stesso presidente della Mamar (Mattazione Maremmana Srl), Christian Heinzmann. "Stiamo per farcela, finalmente - dice Heinzmann -. Dopo quarant’anni anche la Maremma avrà il suo mattatoio e avrà sede al Madonnino, accanto all’Ortofrutta. Contiamo di aprirlo entro ottobre". Un termine che dovrà necessariamente essere rispettato per ottenere i finanziamenti del Piano di Sviluppo rurale, che consentirà alla società di coprire il 40% della spesa con il finanziamento regionale a fondo perduto.

 

La "Mattazione Maremmana" è una Srl, con capitale sociale di 800mila euro i cui soci sono: la Cooperativa Vallebruna (di cui attualmente Heinzmann è presidente); la ConsMaremma di Tarquinia; il Consorzio agrario della provincia di Grosseto; la Finav della famiglia Vigna; il Salumificio Sandri; le tre associazioni di categoria Coldiretti, Cia e Confagricoltura; Allevamenti di Maremma; l’Associazione produttori zootecnici; l’Atpz, e infine Alessandro Guelfi, come persona fisica. 

 

"Attualmente - prosegue Heinzmann - il territorio provinciale è in grado di allevare, e quindi macellare, quasi 4mila capi di bestiame all’anno. Il nostro obiettivo è dar vita a un mattatoio che sia aperto due giorni alla settimana e che possa arrivare a un massimo di 12mila capi macellati all’anno". Ma come pensate di arrivare a questa cifra così importante? "Uno dei nostri soci è la Finav, azienda alessandrina della famiglia Vigna, che già da tempo provvede alla macellazione di carne bovina per conto della Unicoop Tirreno. L’azienda già produce, nell’allevamento di Pietratonda, nel comune di Paganico, la Scottona. L’intenzione, e l’auspicio, è che questa azienda sposti altri suoi allevamenti in Maremma. Ma c’è di più". Ovvero? "Il nostro obiettivo è quello di dar vita a un marchio Maremma dove le carni vengano prodotte e macellate qui da noi".

 

Questo impianto, per il cui funzionamento si parla di almeno quindici dipendenti, quanto costerà? "L’opera - afferma Heinzmann - nel suo insieme costerà 2 milioni e 800mila euro, ma il 40% della spesa sarà coperto dal finanziamento a fondo perduto proveniente dal Piano di sviluppo rurale. In questo senso un ringraziamento va alla Regione Toscana, ma soprattutto alla Provincia, che tanto si è data da fare perché il nostro mattatoio rientrasse nel Piano di Sviluppo rurale. Ma vorrei anche ringraziare soprattutto chi mi ha preceduto alla guida della Mamar e che si è impegnato a fondo per realizzare questa difficile impresa, ovvero Plinio Bravetti e Giulio Borgia e tutto l’attuale Cda che si è impegnato con professionalità e gratuitamente per realizzare questo nostro obiettivo". Insomma quella che per tanto tempo è stata una chimera sta per diventare realtà.