Grosseto, 16 aprile 2014 - Scuotono la testa e allargano le braccia, da un lato. Annuiscono e sorridono, dall'altro. Il capoluogo maremmano si divide davanti alla mozione sulla pedonalizzazione del cento storico durante il fine settimana. Una sperimentazione che non è ancora partita, ma che fa già discutere. La mozione è stata presentata dai consiglieri comunali Massimo Felicioni (Grosseto Oggi), Stefano Rosini, Davide Buzzetti, Stefania Laurenti, Veronica Tancredi (Pd), Francesco Giorgi e Maurizio Cossu (Riformisti per Grosseto). I consiglieri chiedono, tra l’altro, a sindaco e giunta, di "avviare, in via sperimentale, la chiusura dei veicoli a motore del centro storico della città durante il sabato e la domenica" e di "concentrare l’accesso dei mezzi commerciali a determinate ore marginali della giornata (non oltre le 8.30)".

 

Periodo della sperimentazione, secondo la proposta dei consiglieri, sei mesi: destinatari anche gli stessi residenti del centro storico, le attività commerciali e le istituzioni. La mozione, tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio comunale di lunedì scorso, non è stata discussa perché la seduta consiliare nel pomeriggio è stata sospesa per mancanza del numero legale. Nell’attesa del prossimo Consiglio comunale, la città si divide.

 

Disappunto soprattutto tra i commercianti: "Non sono d’accordo - afferma Paola Periccioli, titolare del negozio Liberty accessori in via Chiasso degli Zuavi - il commercio è già penalizzato dalla crisi e questo provvedimento non aiuterebbe. Senza considerare il disagio per i residenti. In centro servono altri provvedimenti, a cominciare da maggiori controlli e dall’installazione di telecamere". "In questo modo - dice Cecilia Giulia Brizzi, della tabaccheria in via Aldobrandeschi - il centro è destinato a svuotarsi. Già circola poca gente, così ci saranno maggiori disagi per tutti". Daniela Pacini, dell’erboristeria Pacini in via Aldobrandeschi, si dice "non completamente contraria". "L’essenziale - aggiunge - è che ci siano poi servizi adeguati, come navette verso il centro in modo da sopperire alla carenza di parcheggi". Anche Alessandro Innocenti non è d’accordo alla pedonalizzazione del centro storico: "Se fossi un turista, sarei favorevole, ma credo che per i residenti non sia una buona idea. Mancano servizi adeguati, a cominciare dai parcheggi".

 

In città ci sono anche coloro che approvano la proposta del centro chiuso alle auto nel fine settimana: "Penso che sia una buona idea - sostiene Marco Minuti - poi si tratta solo del fine settimana. Sarebbe piacevole poter passeggiare tranquillamente in centro senza incontrare auto". Favorevole anche Mauro Giusti: "Le auto danno noia ai pedoni, quindi approvo la proposta di chiudere il centro ai veicoli". Della stessa idea Giulia La Fauci: "Le auto spesso intralciano il transito dei pedoni. Con la chiusura del centro tutti saranno liberi di passeggiare in tranquillità". Anche Davide Barbini dice sì alla pedonalizzazione del centro: "Soprattutto nel weekend il centro è pieno di bambini, quindi è giusto che sia garantito a tutti di passeggiare in piena sicurezza". Condivide la mozione anche Alessio Benocci: "In questo modo il centro sarebbe meno frenetico e ci sarebbe meno inquinamento". Favorevole alla pedonalizzazione anche Maria Grazia Buonamici: "I centri storici andrebbero protetti. Con maggiori accorgimenti il centro storico di Grosseto potrebbe tornare ad essere il salotto della città".

 

Reazione anche dall'associazione "Gli amici del centro storico". "Come amici del centro storico abbiamo sempre contestato coloro che per risolvere i problemi insiti ormai da anni considerano la chiusura al traffico la panacea risolutiva di tutti i problemi. Al solito si assiste a una proposta che passa sopra alla volontà dei residenti". Maria Pia Vecchi, vicepresidente dell’associazione "Gli amici del centro storico" ribadisce il disappunto in merito alla pedonalizzazione del centro storico nel fine settimana e il rammarico per non essere stati interpellati sulla questione. "Invitiamo l’amministrazione comunale a coinvolgerci in un tavolo di lavoro - sottolinea - in modo da trovare un punto di incontro sulle varie questioni che riguardano il centro storico. Il centro rappresenta il nostro quartiere, se ci mandano via si perderà l’essenza stessa della città perché un centro senza i suoi abitanti non è più niente".

Maria Brigida Langellotti