Grosseto, 15 aprile 2014 - La Maremma entra a far parte, grazie a un produttore grossetano, della prima filiera strutturata per la coltivazione della canapa. Si tratta di Anna Paola Pifferi, titolare di una piccola azienda di Scansano e proprietaria di un terreno nel comune di Campagantico che nel 2012 era stato devastato dall’alluvione. «Danni enormi — ci racconta — non solo per quella stagione ma per tutto quello che era arrivato dalle Trasubbie e che ha fatto nascere erbacce di ogni tipo.

Per cui mi sono trovata a dover cercare un modo di bonificare tutto e sono venuta a sapere di questa pianta, la canapa, che è molto coprente e soffoca le erbacce. La mia nuova scommessa è nata così». Una storia che ha in sé molto dell’identità della Maremma, una terra che non si dà mai per vinta.

Dopo il contatto con Legambiente, quindi, il progetto è andato avanti e venerdì hanno seminato più di due ettari e mezzo di terreno. Così è iniziata la nuova avventura, insieme ad altri sei produttori: due di Pisa, tre Valdinievole e uno di Siena. Dalla canapa si ottiene l’olio di semi, la farina e il seme decorticato che ha ottime caratteristiche organolettiche e un buon contenuto proteico grazie a nove amminoacidi essenziali, alla vitamina E e grassi insaturi come Omega 3 e Omega 6.

L’olio è invece buono per combattere il colesterolo e aumentare le difese immunitarie. Lo stelo sarà trasportato in rotoballe in Piemonte, dove un’azienda separerà la fibra dal canapulo che sarà usato per la produzione di materiale edile. Il primo raccolto sarà ad agosto, la prima vendita dei prodotti è prevista per ottobre. 

Riccardo Bruni