Grosseto, 2 aprile 2014 - "Viva gratitudine e un saluto beneagurante". Un messaggio davvero speciale, scritto da un uomo speciale: papa Francesco. Il pontefice ha scritto al sindaco Emilio Bonifazi, rispondendo alla lettera che il primo cittadino di Grosseto aveva inviato proprio a papa Francesco per parlare della "bella storia del Codice rosa". Papa Bergoglio è rimasto senz’altro colpito dall’esperienza della task force grossetana, diventata un modello nazionale da seguire, e in un momento in cui continua a crescere il numero delle donne (e non solo) vittime di violenza, il pontefice non ha esitato a inviare al sindaco e alla città di Grosseto il suo "beneaugurante saluto".

 

"Il Sommo Pontefice desidera manifestarle viva gratitudine per il gesto filiale e per i sentimenti di venerazione e di affetto che lo hanno suggerito e, mentre esorta a perseverare nel generoso servizio al prossimo povero e sofferente, di cuore invia a lei, ai volontari e quanti ella rappresenta il suo beneaugurante saluto": queste alcune delle parole mandate da papa Francesco all'indirizzo del sindaco Bonifazi, attraverso l'assessore per gli Affari generali della segreteria di Stato della Santa Sede, Peter Wells. 

 

Il primo cittadino, in un breve scritto inviato a febbraio tramite il vescovo di Grosseto Rodolfo Cetoloni, proprio in concomitanza con il riconoscimento assegnato dalla città di Grosseto alla task force con una cerimonia ufficiale in municipio, ha raccontato la storia del Codice rosa. Una storia che parla di una "realtà di cui la città è orgogliosa, perché costituita da grossetani che, al servizio dello Stato, riesce a offrire risposte concrete al bisogno".

 

"Aver avuto un riscontro immediato da papa Francesco - commenta il sindaco Bonifazi - ci riempie di gioia. La mia lettera era un modo per ringraziare il Codice rosa per l’impegno e lo spirito di sacrifico spesi a favore di persone in difficoltà. All’onore per aver ricevuto dal Santo Padre un riconoscimento al lavoro svolto dalla task force grossetana, si unisce la soddisfazione per aver portato all’attenzione del pontefice una realtà tanto preziosa quanto efficiente del servizio pubblico". Il vescovo Cetoloni esorta a continuare in questa direzione: "Non c’è progetto di bene, capace di valorizzare la dignità di ogni persona, a cui la Chiesa si senta estranea. Il delicato messaggio con cui papa Francesco ha inteso rispondere alla lettera del sindaco di Grosseto incoraggia coloro che operano per il bene comune a farlo sempre con maggiore slancio e con speranza".

 

Alla notizia dell’apprezzamento che papa Francesco ha espresso per il Codice rosa, nella lettera inviata al sindaco Bonifazi, i componenti della task force non nascondono soddisfazione e stupore. "Siamo contenti ed onorati - afferma Vittoria Doretti, responsabile per la Asl 9 della task force del Codice rosa - del riconoscimento che papa Francesco ha avuto per il nostro impegno. Le parole del pontefice ci regalano un’immensa gioia e rappresentano uno stimolo a fare sempre di più". Vittoria Doretti, notoriamente schiva e defilata, ci tiene a sottolineare che si tratta di "un risultato reso possibile grazie al lavoro di tutta la squadra". "Il merito - aggiunge - è di tutti coloro che sono impegnati in questa esperienza. Le parole del papa ci incoraggiano ad andare avanti e rafforzano ancora di più la responsabilità che sentiamo sulle spalle". Da gennaio a settembre del 2013 sono stati 349 gli accessi al Codice rosa a Grosseto, contro i 466 del 2012.