Grosseto, 27 marzo 2014 - Le Province tornano al centro del dibattito politico e dell'agenda del governo Renzi. Ieri è stata una giornata importante: in serata l’assemblea del Senato ha approvato la fiducia posta dal Governo al ddl Delrio sull’abolizione (o meglio ridefinizione) delle Province. Il disegno di legge adesso torna alla Camera. Si tratta di un maxiemendamento sostitutivo del ddl originale che rivisita i compiti delle Province in vista del loro superamento e istituisce le Città metropolitane a partire da gennaio 2015. Una scelta cruciale finalizzata a ridurre i costi della politica.

 

"La Nazione" ha chiesto ai grossetani cosa ne pensino dell’abolizione delle Province, del taglio ai super-stipendi dei manager pubblici (311mila euro il tetto annunciato dal ministro alla Pubblica amministrazione Marianna Madia) e dei prepensionamenti per favorire l’ingresso dei giovani nella Pubblica amministrazione. "Le Province - afferma Riccardo Clementini - vanno eliminate nella maniera più assoluta. Sono favorevole anche al taglio dei super-stipendi: il tetto fissato a 300mila euro è ancora alto, considerando che la cifra corrisponde ai 600 milioni delle vecchie lire. La maggior parte delle famiglie vive con mille euro al mese, mi sembra che ci sia una grande disparità. Concordo anche sui prepensionamenti, se finalizzati a dare un posto di lavoro ai giovani".

 

Per Giuliano Favetta, "l’abolizione delle Province è relativa, penso piuttosto che andrebbero soppresse le Regioni. In più, sono favorevole all’accorpamento dei Comuni con meno 15mila abitanti". "Condivido - aggiunge - anche il taglio dei super-stipendi, non è ammissibile che ci siano dipendenti che guadagnino più del presidente della Repubblica. E dico sì anche ai prepensionamenti per fare spazio ai giovani". Anche per Enzo Pulcini "è giusto abolire le Province". "Sono d’accordo - prosegue - nel tagliare i super-stipendi. Bene anche la decisione sul prepensionamento per favorire i giovani, ma credo anche che sarebbe opportuno eliminare il numero dei deputati: 650 sono davvero troppi".

 

Emanuela Sebastiani, più che eliminare le Province, chiede una "ridefinizione dell’organigramma dell’ente. Sono favorevole - dice - anche ai prepensionamenti e ai tetti agli stipendi, ma occorrerebbe diminuire anche le auto blu". Renata Colì si dice più favorevole "all’abolizione delle Regioni". "Condivido - precisa - la scelta di tagliare i super-stipendi, ma non credo che sia risolutiva la decisione dei prepensionamenti: così si darebbero due stipendi". Della stessa idea Gianluca Galgani: "Non sono favorevole all’abolizione delle Province, piuttosto sarebbe opportuno ridurre tanti sprechi. Sono favorevole al tetto agli stipendi. Quanto al prepensionamento, diventa utile se serve a recuperare risorse. Penso, invece, che ci sia bisogno di più controlli nella gestione del denaro pubblico e sul rendimento del personale".

Maria Brigida Langellotti