Grosseto, 12 marzo 2014 - "Abbiamo aperto un fascicolo per l’ipotesi di reato — ha spiegato il procuratore capo Francesco Verusio — prevista dall’articolo 650 del codice penale". Cioè a dirsi: "Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità giudiziaria". La procura indaga per queste circostanze Francesco Schettino e il suo avvocato Pepe che si sarebbero fatti scattare alcune foto su uno dei ponti della Costa Concordia durante il sopralluogo del 27 febbraio scorso per una perizia aggiuntiva effettuata a bordo del relitto.

Il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio e i suoi sostituti, insieme alla polizia giudiziaria, stanno raccogliendo materiale fotografico e la documentazione per ricostruire quanto accaduto sul relitto nella giornata del sopralluogo, a cui prese parte anche Francesco Schettino, essendo suo diritto di imputato.

Schettino e l'avvocato Pepe furono ripresi da telecamere e teleobiettivi - appostati su un promontorio dell'isola affacciato sul relitto - mentre si facevano scattare una foto con un cellulare appoggiati alla balaustra di un ponte della nave. Così avrebbero contravvenuto alle disposizioni del tribunale di Grosseto che aveva concesso la possibilità di scattare foto sulla nave solo ai periti, e tanto meno a Schettino, cui fu esplicitamente vietato dal collegio giudicante. Lo stesso fascicolo prenderebbe in considerazione anche il fatto che Schettino, anche per breve tempo, si tolse il casco antinfortunistico, sembra proprio per fare le foto.

LA REPLICA DELL'AVVOCATO PEPE: "NESSUNA FOTO DENTRO IL RELITTO DELLA CONCORDIA"

"Non so nulla di questa indagine e non credo assolutamente di essere indagato con il comandante Schettino per una sciocchezza del genere. Non è stata fatta nessuna fotografia dentro il relitto della Concordia, l'unica foto fatta è stata all'esterno". Lo ha detto l'avvocato Domenico Pepe, difensore di Francesco Schettino, a proposito del nuovo fascicolo di inchiesta aperto dalla Procura di Grosseto per inottemperanza agli ordini dell'autorità giudiziaria che aveva vietato di scattare foto a bordo della nave Costa Concordia durante l'ultimo sopralluogo. 

"Non c'è stata da parte nostra nessuna intenzione di violare l'ordine del tribunale di Grosseto - ha anche detto l'avvocato Pepe -, né di violare le disposizioni dell'autorità giudiziaria. L'unica foto fatta all'esterno della nave è stata per avere un'immagine della distanza tra la nave e lo scoglio dove sbarcò Schettino la sera del naufragio". Ancora l'avvocato Pepe ha fatto osservare che "tutta la stampa, tutti i mass media con i teleobiettivi ci hanno fotografato dall'isola mentre eravamo sull'esterno della nave".