Grosseto, 25 febbraio 2014 - Un sit-in di protesta per ribadire il proprio "no" alla realizzazione dell'autostrada tirrenica e alla privatizzazione dell’Aurelia. Questo volta la protesta esce dai confini regionali e arriva fino a Firenze. Con striscioni e bandiere domani andranno sotto al Consiglio regionale della Toscana per ribadire la loro contrarietà alla realizzazione dell’infrastruttura: "Regione ripensaci, sei ancora in tempo. Difendiamo la Maremma", lo slogan dell’iniziativa. Dopo la manifestazione del 17 novembre scorso, dalla Maremma si leva un nuovo grido di protesta. Il sit-in è in programma domani dalle 10.30 alle 12.30: la partenza in pullman da Grosseto è prevista alle 7 da piazza Albegna.

 

I manifestanti dell’iniziativa "No Sat 2" arriveranno sotto al Consiglio regionale per chiedere "il ritiro del progetto autostradale della Sat e la messa in sicurezza dell’Aurelia". La manifestazione coinvolge molte forze politiche del territorio, cittadini, comitati, associazioni e forum ambientalisti: insieme diranno quello che è il loro leitmotiv: "No autostrada tirrenica, sì Aurelia pubblica e sicura". Modalità e obiettivi del nuovo sit-in sono stati illustrati ieri.

 

"La manifestazione di novembre - spiega Flavio Agresti, coordinatore provinciale di Sel - non ha esaurito le iniziative per esprimere la nostra contrarietà alla realizzazione dell’autostrada tirrenica. L’obiettivo non è stato raggiunto e per questo siamo intenzionati a proseguire la battaglia. Chiediamo ancora una volta la messa in sicurezza dell’Aurelia e un sistema di mobilità integrata nel corridoio tirrenico. Abbiamo saputo che la questione non è mai arrivata in Consiglio regionale, ma si è fermata solo alla discussione di Giunta. Abbiamo chiesto anche un’audizione alla VII commissione che si occupa di infrastrutture. A breve avremo un incontro con l'assessore regionale alla Viabilità o con il capo di gabinetto del presidente della Regione. Inoltre, ci stiamo muovendo anche sul piano nazionale".

 

A sostegno della manifestazione anche il Movimento 5 Stelle: "Questo tipo di manifestazione - afferma Giacomo Gori, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle - serve a far arrivare più forte il messaggio. L’autostrada è assurda: non c’è una sola motivazione che giustifica un’opera di questo tipo". Fermo "no" anche dalle associazioni ambientaliste: "E’ un’opera che non serve al nostro territorio - sottolinea Ubaldo Ciardelli del coordinamento No Sat - e che avrebbe forti ripercussioni sull’economia, sul turismo e sulle tasche dei cittadini costretti a pagare il pedaggio".

 

"E’ da quarant’anni che si parla di autostrada - puntualizza Michele Scola di Italia Nostra - non abbiamo ancora un progetto definitivo, non c’è un piano finanziario. Quest’opera è supportata solo da parole e non gioverebbe al territorio. Sarebbe più opportuno investire le risorse per mettere in sicurezza l’Aurelia e sistemare le zone alluvionate". "Chiediamo - dice Daniela Pasini del coordinamento dei comitati e delle associazioni ambientali della provincia di Grosseto - la messa in sicurezza dell’Aurelia, in particolare del tratto a sud di 12 chilometri. Con noi ci saranno anche i comitati di Tarquinia che dall’11 gennaio sono in presidio permanente per dire no all’autostrada". Anche Giampiero Tanghetti di Sel ha espresso le criticità del progetto: "Con l’autostrada si spenderebbe più di pedaggio che di benzina". 

Maria Brigida Langellotti