Grosseto, 26 gennaio 2014 - ANGOLI come orinatoi, luoghi appartati che sono diventate latrine a cielo aperto. Una situazione che ha sconfinato i limiti del pudore. E’ quella che stanno vivendo i cittadini che abitano nella zona di via Bengasi, piazza Ponchielli fino ad arrivare in via Cesare Battisti, zona est del capoluogo della Maremma, esasperati dalla movida notturna che ha praticamente invaso quella fetta di città. Il motivo? La nascita come funghi di locali (per lo più gestiti da sudamericani) che hanno scambiato la notte con il giorno, e soprattutto hanno preso quelle strade come bagni pubblici per contrastare i bisogni fisiologici. I marciapiedi? Una specie di supplizio. Proprio in questi giorni, l’amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo insieme alla Asl per vedere se ci sono gli estremi di emanare un’ordinanza che possa in qualche modo frenare la deriva che la zona sta vivendo, visto che rischia di esserci anche un problema di igiene ormai compromessa.

 


MA NON SOLO. La scorsa notte, un signore anziano esasperato dai continui rumori, è sceso in strada per cercare di fare qualcosa per quel frastuono assordante. Per tutta risposta si è visto puntare un coltello alla gola. «La situazione sta degenerando — ha detto Arsenio Carosi, assessore alla viabilità e alla polizia municipale -. Quella è una zona molto controllata dai vigili, anche di più rispetto ad altre, ma bisogna ammettere che, nonostante la vigilanza sia stata accentuata, la situazione non è delle più rosee». L’assessore vuol risolvere prima di tutto la questione del degrado, ormai arrivata al limite della sopportazione: «La notte succede di tutto anche perché ci sono ragazzi che si ubriacano e probabilmente non si rendono di quello che stanno facendo. Purtroppo gli angoli dei palazzi, ma anche le zone private, sono diventati come bagni pubblici. E’ chiaro che qualcosa dobbiamo fare».

 

Un supplemento di vigilanza, pare invece, che abbia fatto poco. Visto che la situazione peggiora di giorno in giorno. Soprattutto in primavera e in estate. «E’ chiaro che tutte queste sollecitazioni — conclude l’assessore — ci spingono ad aumentare la vigilanza anche oltre quello che già stiamo facendo. Dobbiamo considerare che la città è estesa e ci sono anche altre criticità. Comunque adesso, di concerto con la Asl, vedremo se è il caso di emettere questa ordinanza per delimitare alcuni spazi che sono privati rendendo la vita a questi maleducati un po’ più dura».